Quando si apre una posizione su un qualsiasi mercato finanziario si dovrebbe sempre tenere in considerazione il rischio a cui ci si espone. Per questo motivo diventa essenziale gestire la posizione impostando un ordine stop in grado di limitare le perdite quando il prezzo di mercato diventa meno favorevole di quello corrente.
Esistono diversi tipi di ordini stop. Uno dei più efficaci è il Trailing stop, un ordine di chiusura dinamico che adegua automaticamente il livello di stop, in modo da sfruttare l’andamento del mercato a proprio favore e non rinunciare a quanto già acquisito fino a quel momento. Di seguito tratteremo in maniera precisa, completa e dettagliata cos’è e come funziona il Trailing Stop.
Cos’è il Trailing Stop
Il Trailing Stop è un tipo particolare di ordine di chiusura che prevede un adeguamento del livello di stop inserito in base al trend del prezzo del sottostante. In pratica, con questo tipo di ordine condizionato, lo stop non rimane fermo, come succede invece con il tradizionale stop loss, che viene infatti definito statico, ma segue automaticamente il mercato quando questo si muove in direzione favorevole.
Oltre a limitare le potenziali perdite in cui il trader può incappare, inserire un ordine Trailing Stop permette di portare al massimo livello il profitto, sia nel caso di andamento ribassista del mercato, se si è aperta una posizione short, sia in quello di trend rialzista, se si è scelto di andare long.

Come funziona
Il Trailing Stop, che su alcune piattaforme viene chiamato Trailing Stop Loss, non scatta al raggiungimento di una cifra specifica ma quando si verifica una variazione predeterminata del prezzo corrente in percentuale o in valore assoluto.
In sostanza, il Trailing Stop funziona così: se si apre una posizione long, allora il trailing stop, che deve essere impostato al di sotto del valore del sottostante, sale in linea con il mercato e quando il prezzo inizia a scendere non viene più aggiornato. La posizione viene chiusa quando il prezzo raggiunge il livello massimo stabilito. Di contro, se si apre una posizione short, lo stop, che deve essere posizionato al di sopra del valore di mercato, segue il movimento discendente del prezzo e si arresta non appena il prezzo ricomincia a salire.
Immaginiamo di acquistare un titolo a 20 € e anziché impostare un ordine stop loss tradizionale fissiamo un ordine trailing stop del 10%. Questo vuol dire che se il prezzo scende a 18 €, il titolo oggetto dell’ordine viene automaticamente venduto. Ma non è tutto qui: se il prezzo del titolo sale, poniamo fino a 30 €, il trailing stop sale con esso, mantenendosi al di sotto del 10% rispetto al prezzo di mercato. Quindi, il valore a cui vendere non sarà più 18 € ma 27 € in quanto il prezzo di riferimento è rappresentato dall’ultimo massimo raggiunto. Qualora il prezzo dovesse scendere a 27 €, a quel punto il trailing stop diventerebbe attivo e si otterrebbe un profitto di 7 €.
Quando e come si usa: le strategie
Innanzitutto, il Trailing Stop andrebbe sempre impostato tenendo conto della quantità di capitale che si è disposti a perdere. In secondo luogo, occorre scegliere con la massima attenzione dove posizionarlo, ovvero a quale distanza dal prezzo d’ingresso impostarlo.
Lo stop dinamico si può utilizzare, per esempio, quando acquistiamo un titolo il cui valore si muove favorevolmente di alcuni punti (poniamo 10). In questo caso, possiamo impostare il trailing stop a 10 punti dal prezzo, in modo da uscire in pareggio in caso di inversione del trend. Laddove il prezzo prima di cambiare il trend salga ulteriormente, per esempio di 5 punti, il trailing stop seguirebbe il movimento al rialzo, garantendo un profitto di 5 punti.
Per decidere dove posizionare il Trailing Stop, alcuni trader utilizzano degli indicatori tecnici, come l’ATR (Average True Range), che fornisce un’indicazione sulla volatilità di un mercato in un determinato arco temporale. In questo modo, possono prevedere le fluttuazioni che si verificheranno nel corso della giornata, tranne ovviamente quelle inaspettate.
Vantaggi e rischi
Quando l’andamento del mercato è favorevole, impostare una corretta strategia di Trailing Stop consente di massimizzare i profitti, approfittando appieno del trend del mercato, cosa che non è possibile impostando un ordine di stop loss.
Inoltre, trattandosi di un ordine di tipo dinamico che si adatta gradualmente all’andamento del mercato, senza che vi sia necessità di intervento manuale da parte del trader, risulta particolarmente utile quando non si ha la possibilità di controllare le proprie posizioni costantemente.
Di contro, uno degli svantaggi del Trailing Stop è rappresentato dal rischio di una chiusura prematura che genererebbe un basso guadagno anche se il mercato continuasse a muoversi in direzione favorevole, sia al ribasso che al rialzo. Questo accade quando lo stop viene posizionato troppo vicino al prezzo d’ingresso. D’altro canto, se lo si imposta troppo lontano, il rischio è di subire perdite eccessive. Senza contare le criticità che si incontrano nell’impostarlo su asset molto volatili.
Differenza tra trailing e stop loss
Il trailing stop loss funziona in modo diverso dallo stop loss tradizionale. Infatti, mentre il primo segue in maniera dinamica l’andamento del mercato, aggiornandosi automaticamente in base alla percentuale o al numero di pips che decidiamo noi, il secondo è uno strumento statico che prevede la vendita dell’asset oggetto dell’ordine quando questo raggiunge il prezzo che è stato impostato. Alcuni trader, però, scelgono di usare lo stop loss in maniera simile al trailing, spostandolo manualmente quando il mercato si muove a loro favore.