L’avanzare della tecnologia e la disponibilità di profitti sempre maggiori hanno cambiato, nel corso del tempo, il mondo del trading. Un tempo, le uniche strategie riguardavano la compravendita delle azioni di società consolidate e si tendeva a conservarle in portafoglio per anni, augurandosi che il loro valore aumentasse esponenzialmente. Per alcuni, in realtà, il trading è ancora questo. L’avvento delle piattaforme on line, però, ha di fatto reso più esiguo il numero delle Società quotate “affidabili”. I vecchi business sono stati sostituiti dai nuovi. E sono fiorite anche le strategie di trading. Una di queste è lo spread trading.
Spead trading: cos’è?
Lo spread trading è, in sostanza, una coppia di operazioni eseguita da un trader: un’operazione in genere riguarda futures o opzioni, l’altra operazione è una vendita simultanea dii un secondo future o di una seconda opzione. I due titoli, che vengono in genere definiti “legs”, generano una differenza di prezzo che porta profitto al trader. Lo spread trading è anche spesso chiamato value trading. E il suo obiettivo è capitalizzare e creare profitti dallo spread.

Come funziona
Lo spread trading è una strategia, certo, ma ne esistono diverse varianti, a seconda dei titoli su cui si vuole operare. In particolare:
- Spread Inter commodity: il trader fa operazioni con due commodities (materie prime) che presentano variazioni di prezzo significative. La scelta delle commodities non è casuale, perché le due commodities hanno in genere delle analogie o meglio appartengono allo stesso settore commerciale. Un esempio, può essere costituito dal mais e dal grano. Quando lo spread (quindi la differenza) tra grano e mais sale, il prezzo del grano scende rispetto a quello del mais. Al contrario, quando lo spread grano-mais scende, il costo del grano aumenta rispetto a quello del mais.
- Option Spread: il trader sceglie due opzioni come legs. Tali opzioni possono riguardare azioni, obbligazioni e valute. Si tratta di opzioni che abbiano lo stesso asset sottostante, che siano simili ma che varino per prezzo, scadenza o tutti e due. L’option spread può essere verticale (o money spread, opzioni con date di scadenza uguali e prezzi di esercizio diversi), orizzontale (o calendar spread, utilizza posizioni long, ovvero di acquisto, e short, ovvero di vendita, su opzioni che hanno prezzi di esercizio identici e date di scadenza diverse) e diagonale (su opzioni con date di scadenza e prezzi di esercizio diversi).
Le strategie più utilizzate
Esistono due strategie principali di spread trading, che hanno visto poi fiorire a loro volta diverse varianti:
- Strategia per divergenza: consiste nell’assumere posizioni long e short sul titolo più debole ed è supportata dall’analisi tecnica. Si fa riferimento, dunque, al grafico del rapporto tra i due asset, che mette in relazione i prezzi in un dato periodo. A questo grafico si applicano due “medie” (average), una lenta (lungo periodo, per esempio due mesi) e una veloce (breve periodo, per esempio, una settimana). Quando la media veloce scende sotto la media lenta (in gergo, supera al ribasso), si vende il primo titolo e si acquista il secondo. Quando, invece, la media veloce va sopra la media lenta (supera al rialzo) si acquista il primo titolo e si vende il secondo.
- Strategia per convergenza: in questo caso, si tende a vendere il titolo più forte perché si presuppone che sia sopravvalutato.
Un altro tipo di strategia comprende lo spread trading intramercato (basato sul guadagno differenziale di uno stesso mercato, per esempio futures sull’oro) e lo spread trading intermercato (basato sul guadagno differenziale di due mercati diversi, per esempio banche e auto).
Vantaggi e vantaggi della strategia
Uno dei primi vantaggi dello spread trading è che consente di gestire il rischio e di ridurre lo stress. Se, inoltre, l’investimento richiesto da questa strategia è più contenuto, i profitti che ne derivano possono essere maggiori. Un altro grande vantaggio dello spread trading riguarda la stagionalità: scegliere questo tipo di operazioni nel giusto periodo può, dunque, essere molto redditizio. Lo spread trading, per gli investitori esperti, è anche una modalità per proteggersi contro la volatilità dei prezzi nel breve periodo.
Variazioni e cambiamenti di prezzo, che caratterizzano lo spread trading, sono limitati e rischiano di assottigliare anche i guadagni. È questo il primo (e forse il più grosso svantaggio) di questa tecnica: il rimedio è aprire più posizioni, in modo da guadagnare su un alto numero di operazioni. Un altro svantaggio è, poi, legato ai costi delle commissioni. Poiché lo spread trading consiste in una coppia di operazioni, le commissioni saranno di conseguenza doppie.
Spread trading: come e quanto investire
Nello spread trading, il denaro impiegato per posizioni long (di acquisto) o short (di vendita) è identico: le posizioni, dunque, si aprono con una uguale somma di denaro ma con posizioni diverse. In questo modo, il trader riesce a restare neutrale, ovvero riesce a colmare il rischio di un’operazione con un’altra operazione. Investire una maggiore quantità di danaro su una o sull’altra opzione porterebbe, al contrario, a perdere questa “neutralità”.
Una tecnica per limitare il margine di rischio
Lo spread trading è una tecnica in genere utilizzata per limitare il margine di rischio. Consiste nell’effettuare una coppia di operazioni, affinché il rischio di un’operazione “copra” quello dell’altra. Le operazioni vengono, nella maggior parte dei casi, effettuate su asset simili tra loro o appartenenti allo stesso segmento di Mercato. I profitti dello spread trading sono generati dalla differenza di prezzo di due futures o di due opzioni.
Lo spread trading può essere di due tipi: inter commodity (tra materie prime) o option spread (tra Future e opzioni). E può contare su due principali strategie (per divergenza o per convergenza) ma anche su una serie infinita di varianti. Il più grande punto di forza dello spread trading è la stagionalità (scegliere il momento giusto per operare può portare buoni profitti), il suo più grande svantaggio è, invece la riduzione dei guadagni dovuta ai limiti di tempo e prezzo e le commissioni che, applicate a una coppia di operazioni, sono ovviamente doppie.