Complice la crisi economica causata dal Covid-19 e l’impennata di disoccupati in tutto il Paese, sono tantissimi gli italiani che si sono ritrovati in situazioni svantaggiose, per cui riuscire ad onerare il saldo dei debiti contratti in precedenza è diventato difficile. Se anche tu hai contratto un mutuo ed ora non riesci più a pagare le rate per via di un temporaneo disagio economico che incide sul tuo reddito complessivo, non preoccuparti: puoi richiedere la sospensione delle rate.
Si tratta di un’agevolazione prevista per legge, e ampliata a seguito dell’arrivo dell’epidemia di coronavirus, che consente uno stop temporaneo del pagamento delle rate del mutuo da parte del mutuario. Tramite accordi diretti con l’istituto bancario che ti ha erogato la somma o l’accesso normative di salvaguardia per soggetti in difficoltà, potrai beneficiare di diverse soluzioni, senza andare incontro a conseguenze negative, come essere segnalato “cattivo pagatore”. Scopri cosa sono queste agevolazioni, come funzionano e come si richiedono.
Chi può sospendere la rata e per quanto tempo
La sospensione della rata del mutuo può essere richiesta per i prestiti il cui importo non supera i 250 mila euro dalle seguenti categorie di beneficiari:
- chi era assunto come dipendente a tempo indeterminato al momento della richiesta del mutuo ed ha perso il lavoro;
- i lavoratori ancora disoccupati dopo la cessazione di un contratto a termine;
- i lavoratori inquadrati con contratti da parasubordinato, come il co.co.co, oppure i contratti di agente;
- i portatori di handicap oltre l’80% e le persone decedute;
- i lavoratori che hanno ricevuto una sospensione del reddito per circa 30 giorni consecutivi;
- i lavoratori che hanno ricevuto una riduzione dell’orario lavorativo con annessa riduzione dello stipendio.
Chi rientra nella casistica appena elencata può presentare la domanda di sospensione della rata per due volte. Per quanto riguarda i limiti temporari, invece, dipendono da una serie di fattori ma in linea di massima sono i seguenti:
- la sospensione ammonta a 6 mesi per chi ha subito una riduzione dell’orario lavorativo o una sospensione di durata compresa tra i 30 ed i 150 giorni;
- fino a 12 mesi per coloro che hanno perso il lavoro;
- fino a 18 mesi per chi ha subito una sospensione o riduzione del lavoro per oltre 300 giorni.
Inoltre, ricorda che il congelamento della rata non é totale ma parziale, poiché il tasso d’interesse maturato dalla banca sul prestito versato resta in ogni caso a carico del mutuatario e va restituito.

Come richiedere la sospensione del mutuo, i tempi ed i documenti
Per richiedere il congelamento del saldo del debito contratto, puoi scegliere se presentare domanda direttamente alla banca che ti ha elargito il finanziamento, oppure se muoverti attraverso il Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici), che si occupa di gestire i fondi di garanzia e solidarietà pubblici, tra cui quelli per i mutui. Una volta compilato l’apposito modulo, dovrai allegare alla domanda anche la documentazione che attesta il possesso dei requisiti necessari.
Intoppi burocratici a parte, la sospensione della rata diventa effettiva entro 30 giorni dalla richiesta. Le tempistiche includono sia i giorni di lavoro necessari per presentare la domanda, che quelli per il trattamento e l’accettazione, tuttavia un buon metodo per accelerare le pratiche è sicuramente quello di presentare tutta la documentazione appropriata già al momento della richiesta.
In particolare, i documenti che non possono mancare affinché la domanda sia accettata sono i seguenti:
- in caso di disoccupazione dopo assunzione a tempo indeterminato, la lettera di licenziamento ricevuta, oppure la dichiarazione di licenziamento per giusta causa;
- in caso di lavoro a tempo determinato, bisogna presentare una copia del contratto e le comunicazioni con cui il datore di lavoro ha interrotto il contratto;
- in caso di invalidità, occorre il certificato rilasciato dall’ASL;
- per coloro che hanno ricevuto una sospensione o una riduzione del lavoro, occorre allegare la copia del provvedimento amministrativo o una dichiarazione dell’azienda.
Altre informazioni utili
Se rientri nelle casistiche elencate, le pratiche per godere di questa agevolazione non sono particolarmente lunghe e complesse. Tuttavia, bisogna fare attenzione a qualche altro piccolo dettaglio che, se trascurato, può essere causa di ritardi ed intoppi burocratici. Ad esempio, se hai ottenuto un mutuo cointestato, puoi ottenere il congelamento della rata del debito anche se solo uno dei due mutuanti rientra nelle categorie elencate qui sopra.
Se, invece, la somma allocata come prestito supera i 250 mila euro, puoi provare a richiedere una sospensione della rata, tuttavia la richiesta potrebbe essere rifiutata o accettata solo parzialmente. Inoltre, il mutuante non deve aver già accumulato in precedenza un ritardo nel pagamento delle rate superiore a 90 giorni consecutivi. Infine, in caso di decesso di una delle persone a cui il mutuo é stato intestato, la domanda di sospensione può essere presentata dall’erede subentrato o dall’altro intestatario, se presente, purché sia in possesso dei requisiti necessari.