Rinegoziazione del Mutuo: Dopo Quanto Tempo È Possibile Richiederla?

I mutui rappresentano un tipo di prestito particolare, che permette di effettuare importanti acquisti anche a chi non possiede sufficiente liquidità. Una prassi molto frequente negli ultimi tempi è quella di rinegoziare il mutuo, sfruttando le condizioni favorevoli offerte dal mercato attuale.  Andiamo a scoprire come avviene la rinegoziazione di un mutuo e quali vantaggi offre.

Rinegoziazione del mutuo: cos’è e perché si sceglie

La rinegoziazione del mutuo rappresenta un’operazione con la quale il mutuatario contratta con il proprio istituto bancario una nuova rata e una nuova durata. In taluni casi la rinegoziazione comporta anche l’applicazione di nuovo tasso di interesse, solitamente più favorevole. Si tratta di una tipologia di operazione molto frequente negli ultimi tempi, anche per via di un contesto macroeconomico che vede i tassi di interesse ai minimi storici da qualche anno.

La crescente incertezza nel mercato del lavoro, acuita dalla pandemia da Covid-19, ha delle ripercussioni tangibili sui cittadini e rischia di innescare un incremento dei fenomeni di insolvenza su prestiti e mutui. Per questo motivo le banche sono diventate molto più caute nell’elargire mutui e prestiti a clienti che non vantano una situazione patrimoniale e reddituale stabile e sostenibile.

Un ulteriore motivo che ha spinto negli ultimi anni il fenomeno della rinegoziazione attiene alla possibilità di modificare concretamente le condizioni del mutuo, beneficiando dei bassi tassi offerti oggi dal mercato. Inoltre, è in genere possibile ottenere anche una rinegoziazione ad un tasso differente, per esempio passando da un tasso fisso a un tasso variabile, o viceversa. La normativa, in questo senso, non impone vincoli sui tassi di interesse, per cui la contrattazione avviene tra le parti.

rinegoziazione del mutuo
Rinegoziazione del mutuo

I vantaggi della rinegoziazione del mutuo

Il motivo principale per il quale un mutuatario sceglie di effettuare la rinegoziazione di un mutuo è quello di beneficiare di condizioni più convenienti rispetto al momento della stipulazione.

Rinegoziando il mutuo, il finanziamento precedente non viene estinto, per cui è possibile ottenere un notevole risparmio di costi fiscali e notarili. Inoltre, le spese di istruttoria sono interamente a carico della banca e non vengono applicate tasse o imposte ai danni del cliente.

Infine, le garanzie esistenti per il mutuo originario continuano a rimanere valide anche in seguito alla rinegoziazione.

Quando rinegoziare il mutuo: tempi e frequenza

Ad oggi la normativa non ha imposto un limite per regolare ogni quanto si può richiedere di rinegoziare il proprio mutuo, per cui si può dedurre che tale richiesta può essere avanzata in qualsiasi momento.
Se l’intento del richiedente è quello di avere una riduzione dell’importo della rata, è necessario avanzare una richiesta in cui viene dimostrata un’effettiva riduzione del reddito del mutuatario o dei mutuatari, o il sopraggiungimento di eventi che comportano la necessità di ridurre la rata (per esempio la nascita di un figlio o la perdita del lavoro).

Nel caso in cui l’intento della rinegoziazione sia quello di beneficiare di tassi più vantaggiosi, è necessario che le condizioni di mercato siano effettivamente mutate, o che si preveda quantomeno un incremento o una riduzione dei tassi. In questa casistica la richiesta di rinegoziazione presenta ovviamente maggiori ostacoli e non sempre viene accettata dalle banche. Diverso è il discorso invece relativo ai casi di perdita del lavoro o di riduzione dello stipendio, in quanto la banca non ha interesse ad andare incontro ad un’eventuale insolvenza del cliente ed è incentivata a favorire la richiesta di rinegoziazione.

Come richiedere la rinegoziazione del mutuo

Per avanzare una richiesta di rinegoziazione del mutuo puoi procedere in due modalità, a seconda anche dell’istituto bancario coinvolto. In genere, per quanto riguarda le banche tradizionali, è sufficiente recarsi nella filiale in cui è radicato il conto corrente e rivolgersi al direttore di filiale o al gestore mutui per valutare la fattibilità dell’operazione.

Qualora la strada classica si rivelasse impervia (oppure nel caso non siano presenti fisicamente delle filiali sul territorio) è possibile  far riferimento ad uno strumento per certi versi obsoleto, ma sempre efficace, vale a dire una lettera raccomandata. Una modalità equiparabile all’invio di una lettera raccomandata è quella di utilizzare l’indirizzo mail della posta certificata. In questo modo, trattandosi di una richiesta ufficiale, la banca si occuperà rispondere tramite il medesimo mezzo.

Il cliente, in ogni caso, non ha alcun vincolo ad effettuare l’operazione necessariamente con la propria banca. Se, infatti, il tuo istituto non ritiene fattibile la rinegoziazione alle condizioni richieste, puoi ricorrere a soluzioni “esterne”, optando per la surroga presso altre banche.

Considerazioni finali sulla rinegoziazione del mutuo

Prima di procedere con la rinegoziazione di un mutuo è sempre opportuno considerare due aspetti fondamentali. In primis, si tratta di un’operazione che non piace alla banca, la quale non è mai troppo “felice” di risedersi al tavolo per trattare nuovamente le condizioni di un mutuo stipulato qualche anno prima. Inoltre, solitamente non si tende a rivedere il mutuo, ad eccezione del caso in cui il richiedente smette di pagare le rate. Il mutuo generalmente viene rinegoziato attraverso delle proroghe, per fare in modo che il mutuatario riesca a rimettersi al pari con i pagamenti arretrati.

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