Il settore delle commodities, ovvero delle materie prime, è sempre in primo piano nel mercato finanziario e il rame ha acquisito, nel tempo e particolarmente negli ultimi anni, un posto di rilievo molto significativo. In periodi di forte turbolenza dei mercati, le commodities sono considerate come “beni rifugio” e così i metalli preziosi e le risorse energetiche diventano un riparo molto ricercato. Non è da meno l'”oro rosso”, sul quale le speculazioni sono in crescita, grazie alla sua intrinseca volatilità, soprattutto sulle piattaforme di broker online. Vediamo di seguito come funziona il mercato del rame, cosa influenza la sua quotazione e come investire.
Qualità del rame: puro, sporco e usato
Non esiste un mercato unico del rame, ma questo può essere acquistato e venduto, e di conseguenza negoziato, in varie forme. Il rame può essere infatti puro, e si presenta nei classici tondini, e usato. In quest’ultimo caso, un’ulteriore differenziazione è che sia pulito o sporco. Parliamo di rame pulito quando è scevro da altro materiale (come i cavi elettrici per esempio) ed è sporco se assemblato ad altri elementi. Quando andremo quindi a consultarne il prezzo di mercato, dovremo tenere conto del segmento a cui ci stiamo riferendo. Naturalmente si avrà un gap piuttosto ampio fra le varie tipologie di rame, per quanto riguarda la quotazione e inoltre dovremo adattarci alla modalità con cui viene quantificato.

Prezzo del rame al kg
Abbiamo quindi stabilito che il rame può essere venduto in diverse forme, ma quale sarà il suo range di prezzo? Per prima cosa dobbiamo comprendere che se prendiamo in considerazione la borsa americana, questo verrà calcolato in libbre, per cui, se oggi abbiamo 1 libbra a 4,50 euro, un kg di rame si aggirerà sui 9 euro (stiamo, in questo caso, parlando di una quotazione media e recente della materia pura). Tuttavia il rame usato viene valutato a cifre decisamente inferiori, anche intorno a 1 € al chilo e a volte anche meno, quindi abbiamo una commodity la cui prestazione può oscillare fra 1 euro e gli 8 euro al kg, a seconda della sua purezza.
Quotazione in tempo reale: quali sono i mercati da tener d’occhio
Dove viene negoziato il rame? Principalmente alle borse di Londra, New York e Shanghai e, rispettivamente, al London Metal Exchange (LME), al New York Mercantile Exchange (NYMEX) e allo SHFE (Shanghai Futures Exchange). Sono proprio i futures lo strumento finanziario con cui si negozia il rame: i derivati che consentono di scommettere sul valore di una materia prima alla scadenza di un contratto e di guadagnare (o perdere) sulla differenza che si genera fra il prezzo fissato all’inizio della contrattazione e la sua quotazione poi effettiva. Per visionare l’andamento dei prezzi, che sono sempre piuttosto volatili, è quindi bene tenere sott’occhio i grafici delle borse sopracitate.
I fattori che influenzano l’andamento del prezzo del rame
Ci sono alcuni fattori da tenere in considerazione per poter fare una valutazione sull’andamento futuro del prezzo del rame. La sua quotazione fluttua in base a questi tre principali elementi: il valore del dollaro, la produzione mondiale e la situazione economica della Cina.
Nel primo caso, abbiamo una serie di colossi dell’estrazione mineraria quasi tutti quotati al NYSE. Va da sé quindi che la loro quotazione avviene in dollari: indirettamente, quando il dollaro è molto forte, la domanda sarà inferiore a causa del prezzo più elevato della libbra e, di conseguenza, il prezzo del rame calerà e viceversa. Nel caso della produzione, questa dipende molto dai movimenti sociali e geopolitici dei Paesi in cui avvengono le estrazioni e, naturalmente, le turbolenze che frenano le attività estrattive fanno lievitare i prezzi. Infine, la Cina è importante perché è uno dei maggiori acquirenti di rame al mondo. Intuitivamente si può capire che annunci di stime al ribasso sul PIL del Paese, condizioni anche il prezzo del rame che in quel caso subirà dei ribassi.
Perché e come investire in rame
Investire in rame, ma anche in altre commodities, è molto indicato nei momenti più critici dei mercati, perché si tratta di una tipologia di asset che subisce meno le turbolenze delle borse, proprio perché sempre utile e importante, a prescindere dalle oscillazioni dei prezzi. Il modo più semplice per investire in rame è sulle piattaforme di broker online. Le più importanti al momento sono eToro e Plus500, che vantano ormai milioni di utenti, i quali ne apprezzano l’affidabilità e la vasta proposta di investimento.
Come abbiamo anticipato, sono principalmente i futures lo strumento per negoziare il rame, ma su queste piattaforme si sfruttano molto i CFD e gli ETF (anche se è più corretto in questo caso parlare di ETC, da Exchanged Trade Commodities). Con la speculazione pura non sarà quindi necessario acquistare rame fisicamente, ma si opererà esclusivamente sul sottostante, ovvero sulla variazione di prezzo, con la possibilità di guadagnare sia quando le quotazioni salgono sia quando scendono.
Investire in rame: conviene?
Il rame è un buon soggetto su cui fare trading, ma anche l’acquisto diretto è consigliato, proprio perché è più abbordabile dell’oro e degli altri metalli preziosi e soprattutto la speculazione piace molto a chi utilizza i derivati, data l’alta volatilità che presenta rispetto ad altre commodities meno fluttuanti. I contro sono che spesso non è semplice reperire molte informazioni per decidere che tipo di posizione scegliere, se long o short, perché, per esempio, la produzione è molto imprevedibile, a meno che non si sappia esattamente cosa accade nel mondo, e la domanda non sempre è chiara, proprio perché viene sfruttato in più campi e molto dipende anche dall’andamento dei settori in cui viene impiegato.