Ci sono casi in cui, per dimenticanza oppure per problemi finanziari, si viene segnalati come cattivi pagatori o protestati. SI viene segnalati al CRIF e al CTC e si avranno maggiori difficoltà per qualsiasi forma di finanziamento. Ma è sempre così? Esistono altre forme di finanziamento? Vediamolo.
Come si diventa cattivi pagatori e quanto ci vuole per uscirne
I cattivi pagatori sono persone che, avendo effettuato un contratto di mutuo o di debito con una banca o un ente apposito, non hanno pagato in tempo e rientrano nel CRIF. Il CRIF è una società a scopo di lucro che crea un database di tutte le persone che richiedono prestiti e ne indica l’andazzo. Se si entra nel CRIF si dovranno attendere delle determinate tempistiche per uscirne, quindi non si potrà uscirne prima. Esiste anche un’altra società che fa tali segnalazioni, ovvero la CTC, che ha un compito molto simile al CRIF. Quando si finisce in queste liste, il tempo di attesa per uscirne è di circa tre anni, entro i quali è difficile farsi fare dei prestiti da banche o da enti finanziari.
Un altro modo per entrare in questa lista è di diventare protestati. Il protestato è la persona che è stata coinvolta anche più volte in situazioni di insolvenza o di pignoramento. In questo caso si verrà segnalati anche alla camera di commercio, e il processo per uscirne o per avere prestiti sarà ancora più difficile. In media, entro i tre anni si viene depennati da queste liste, ma molte banche avranno sempre un occhio di riguardo. Nonostante ciò, tutte le informazioni possono essere conservate entro un massimo di cinque anni dallo scadere del contratto. Ma andiamo a vedere i possibili prestiti che si possono intraprendere e le modalità.
Come aumentare la probabilità di avere un prestito
Nel caso in cui un cattivo pagatore o un protestato e volesse comunque provare ad avere un prestito, dovrà eseguire ulteriori step rispetto ai soliti; innanzitutto, se la persona ha un contratto a tempo indeterminato, e la persona ha un’anzianità sul lavoro che supera i tre anni, verrà accolta con più facilità la richiesta di un prestito. L’importante è avere soprattutto un reddito, o un qualcosa che possa portare dei soldi in tasca al richiedente. Un garante, come un datore di lavoro o altra persona, aiuteranno in ulteriore maniera la richiesta del prestito. In alcuni casi potrebbero richiedere anche una cauzione o un momentaneo pignoramento, per avere la certezza del pagamento da parte del cattivo pagatore. In ogni caso, la visione di un curriculum, che verrà fornito da parte anche delle agenzie CRIF e CTC, sarà cruciale per la scelta.

Forme alternative di prestito
Esistono comunque altre forme di prestito che può affrontare un cattivo pagatore o un protestato, che in alcuni casi non toccheranno neanche la banca. Andiamo a vederli.
Prestiti cambializzati
la cambiale è una garanzia che il debitore offre al creditore per dare maggiore sicurezza per il rimborso del prestito. L’unico vantaggio della cambiale la velocità con cui possono rientrare i soldi al creditore: infatti, la cambiale è un atto esecutivo. Nonostante ciò, la cambiale non è una certezza nè per le banche nè per enti appositi del rientro dei soldi, quindi ci sarà bisogno di avere anche l’avallo di una terza persona.
Prestito con cessione del quinto dello stipendio
Sono finanziamenti ai quali non c’è bisogno di aggiungere alcuna motivazione. Non ci sarà neanche il bisogno di sottoscrivere polizze assicurative o alcuna spesa di commissione. Di solito la banca preleva una data somma dalla quinta parte del reddito o della pensione. Il tempo di estinzione del debito va dai due ai dieci anni.
Prestito doppio quinto
Anche detto prestito delega, ciò avviene tramite le stesse modalità del prestito del quinto, ma in questo caso ci sarà il bisogno anche dell’approvazione del datore di lavoro. Quindi, ci sarà il bisogno di un ulteriore step, ovvero la messa in accordo tra azienda e banca, perché in questo caso la somma da dare in dietro è maggiore. Non viene mai fatto a persone pensionate.
Prestito da privato a privato
È un prestito alla portata di tutti, infatti può essere richiesto tanto ad amici e parenti che tramite degli appositi social lending che si sono sviluppati in questi anni; non ci sarà bisogno di troppe pratiche burocratiche e la cosa verrà decisa tra privato e privato. Creare un documento cartaceo, però, aumenterà la certezza da entrambe le parti, per non cadere nell’usura o nel protestato presso il privato.
Prestito da azienda ai lavoratori
È una forma di prestito poco conosciuta, ma un lavoratore può richiedere un prestito alla propria azienda. È un servizio molto semplice che permette ai lavoratori di accedere a un maggiore numero di soldi scalandoli da future buste paga.