Piano di Accumulo: La Migliore Strategia per Investire a Medio e Lungo Termine

Vuoi mettere da parte i soldi per una vacanza o per gli studi dei tuoi figli o per la tua nuova auto? Vuoi investire sui mercati ma hai paura di entrare nel momento sbagliato? Non sai come risparmiare anche piccole somme ogni mese? La soluzione la puoi trovare nei PAC.

Cos’è il piano di accumulo

Il piano di accumulo, chiamato anche in gergo finanziario PAC, è una forma di investimento adatto a tutti i portafogli. Come dice la parola stessa, il piano di accumulo del capitale è una tipologia di investimento con versamenti periodici di somme di denaro prefissato, per una determinata durata, che consente l’accumulazione e crescita dello stesso: sarà l’investitore a decidere quanto, con che periodicità, su quale linea e con che durata effettuare il versamento di una determinata somma di denaro (es. 100 euro al mese per 5 anni su una linea di gestione azionaria).

I versamenti partono da poche decine di euro per arrivare fino a migliaia di euro, il frazionamento potrà essere mensile, trimestrale, semestrale, annuale; la durata consigliata è sempre di medio/lungo periodo. I versamenti possono essere effettuati su qualsiasi tipologia di linea: monetaria, bilanciata, flessibile, azionaria, globale…

piano di accumulo
Piano di accumulo

A chi è adatto il PAC

Il piano di accumulo è adatto a tutti, infatti già dall’importo minimo ammesso da molte società di gestione, si intuisce che l’investimento possa essere effettuato anche da chi ha poche disponibilità economiche e lo voglia utilizzare come forma di risparmio. Il frazionamento dell’investimento a scadenze prefissate, permette la possibilità di acquistare le quote del fondo di investimento sottostante in ogni periodo a prezzi diversi, mediando così i prezzi e di fatto andando a ridurre il rischio dell’investimento, rispetto ad uno effettuato in unica soluzione, soddisfando le esigenze anche degli indecisi sui timing di ingresso.

Costi e rendimenti

Il piano di accumulo dovrà essere scelto in base alla propria propensione al rischio, alla conoscenza degli strumenti finanziari sottostanti ed agli obiettivi che si vuole perseguire. La raccomandazione è di leggere bene il dettaglio dei costi legati all’investimento: una variazione nelle commissioni di sottoscrizione o gestione andrà ad incidere direttamente anche sui guadagni. Controllare bene anche eventuali penali di uscita anticipata ed i costi degli switch, ossia la possibilità di passare da una linea di investimento ad un’altra .I rendimenti dipendono dalla linea di investimento sottoscritta, con volatilità molto bassa per i PAC monetari, fino ad arrivare a volatilità elevate per i PAC azionari.

Fondamentale sarà quindi la scelta della linea: solitamente i PAC esprimono il massimo del loro potenziale su investimenti azionari di lungo periodo, poco consigliati su investimenti monetari dove i costi di gestione, sottoscrizione e l’attuale inflazione portano di fatto ad una erosione del capitale. La società di gestione dovrà essere valutata attentamente, oltre che dal lato dei costi di gestione/sottoscrizione/switch, anche dai rendimenti passati confrontandoli con quelli di altre compagnie sulla stessa linea di investimento. Dovrà però essere ben chiaro all’investitore, che i rendimenti passati assolutamente non assicurano che gli stessi vengano replicati in futuro. È possibile investire anche su più linee, sospendere il versamento in qualsiasi momento per poi riattivarlo o disinvestire la somma per qualsiasi necessità: il prodotto è veramente estremamente flessibile.

Tassazione dei piani di accumulo

A livello fiscale la plusvalenza dei rendimenti finali verrà tassata al 26%, non è prevista la deducibilità fiscale tipica dei fondi pensione che però non hanno la flessibilità dei PAC e vengono sottoscritti con altri obiettivi.

Vantaggi e svantaggi

Vantaggi

  • possibilità di effettuare anche piccoli versamenti di capitale (soglia minima che per molte società di gestione è di euro 50). Prodotto quindi adatto a qualsiasi tipologia di investitore;
  • frazionamento del rischio tramite l’acquisto di quote in periodi diversi;
  • netta riduzione dell’emotività legata alle oscillazioni dei prezzi (anzi più i prezzi scendono maggiori quote vengono acquistate);
  • possibilità di sospendere e disinvestire le somme in qualsiasi momento.

Svantaggi

  • prodotto più costoso rispetto all’investimento in unica soluzione, cosìdetto PIC (piano unico di investimento), questo per via delle spese di sottoscrizione.

Esempi di PAC

Esempio 1

Ingegnere quarantenne con stipendio mensile di euro 3.200, rata mutuo casa euro 600, moglie e figlio di 10 anni a carico. Obiettivo: risparmio per università del figlio. PAC Euro 100 al mese per 10 anni, a fine periodo l’investitore avrà versato euro (100*12)*10=12.000, con PAC di 200 mensili per 10 anni euro 24.000 euro, il rendimento sarà dato dalla linea di gestione scelta.

Esempio 2

Investitore con capitale da investire pari ad euro 30.000 molto preoccupato del timing di entrata, obiettivo difesa del capitale dall’inflazione. Possibilità di effettuare 3 PAC mensili su 3 linee di gestione diverse per 24 mesi.

Esempio 3

Giovane impiegata single venticinquenne, stipendio mensile euro 1.300, affitto mensile euro 400. Obiettivo: sostituire l’auto fra 5 anni. PAC Euro 200 al mese per 5 anni: totale versato (200*12)*5= 12.000. A questa somma dovrà essere aggiunto il rendimento.

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