Per un giovane italiano, di questi tempi non è certamente facile guadagnarsi un’indipendenza economica e abitativa dalla propria famiglia di origine. La difficoltà nel trovare un lavoro, e soprattutto la difficoltà nel trovarne uno stabile e ben pagato, rende complicato il trasferimento dalla casa dei propri genitori. Esistono però alcune opportunità create appositamente per facilitare la vita a chi ha intenzione di andare a vivere in maniera indipendente. Si tratta di vantaggi fiscali e tassi agevolati che lo Stato riserva agli under 36 che vogliono acquistare casa con un mutuo.
Soluzioni per l’acquisto della prima casa
A prescindere dall’età, quando si acquista una prima casa, di determinate categorie catastali, e nel proprio territorio di residenza o di lavoro, si ha diritto a una riduzione delle imposte da pagare. Il requisito del territorio di residenza o lavoro non è necessario per il personale delle Forze armate. Per tutte le altre categorie invece, se non si risiede nel comune nel quale si sta comprando l’immobile, è comunque possibile usufruire di questi benefici trasferendo entro un massimo di 18 mesi la propria residenza nel territorio in cui è situata l’abitazione.
Dal primo gennaio 2016 queste agevolazioni valgono anche per chi acquista un immobile mentre ne possiede già un altro, a condizione però che la casa già posseduta sia venduta entro un anno dal nuovo acquisto. Se si hanno tutti i requisiti necessari per beneficiare delle agevolazioni per la prima casa, il richiedente ne deve farne esplicita menzione. Nel caso di una dimenticanza, comunque, sarà possibile rendere questa dichiarazione anche con atto successivo il quale andrà a integrare la compravendita.

Benefici per gli under 36
Con il decreto legge 73 del 2021, noto come decreto “Sostegni bis” vengono introdotte agevolazioni per l’acquisto della prima casa focalizzate sui più giovani, le quali rimarranno in vigore fino al 31 dicembre 2022. Queste riguardano chiunque non abbia ancora compiuto i 36 anni e abbia un indicatore ISEE non superiore ai 40.000 euro annui. Per gli atti stipulati nel 2021 l’ISEE di riferimento è quello del 2019, mentre per gli atti stipulati nel 2022 l’ISEE di riferimento è quello del 2020. Sarà comunque consentito fare riferimento all’ISEE corrente qualora nel frattempo la situazione economica del richiedente fosse variata in maniera rilevante. Per richiedere il proprio ISEE bisogna precedentemente compilare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) con le proprie informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale.
Un ulteriore requisito è che l’immobile non deve essere di lusso, cioé appartenente alle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi storici o artistici). Prestate particolare attenzione al requisito anagrafico, perché per poter beneficiare di queste agevolazioni non basta avere meno di 36 anni nel momento in cui si stipula l’atto di acquisto dell’immobile, ma sarà anche necessario non compiere il trentaeiesimo anno di età nello stesso anno solare.
Agevolazioni previste
Per tutte le compravendite non soggette a IVA è prevista l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale. Per gli acquisti soggetti a IVA invece, oltre all’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale, viene corrisposto un credito di imposta pari all’ammontare dell’IVA. Inoltre è prevista l’esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione degli immobili a scopo abitativo.
Il decreto infine si propone di far accedere a un mutuo chi non avrebbe accesso alle tradizionali forme di prestito, perché non dispone di un lavoro a tempo indeterminato o per mancanza di sufficienti garanzie. Per realizzare questo proposito lo Stato garantisce l’80% del valore dell’abitazione, sostituendosi così a un garante per chiunque ne avesse bisogno. Tali agevolazioni si applicano anche agli acquisti tramite asta e alle pertinenze dell’immobile acquistato, come soffitte, cantine e garage. Per beneficiare di questa forma agevolata di mutuo sarà sufficiente rivolgersi alla banca, che è destinataria del Fondo di garanzia apposito. Sui siti di ABI e CONSAP è possibile trovare l’elenco di tutti gli istituti di credito aderenti all’iniziativa, a oggi più di 200. Bisognerà infine scaricare l’apposito modulo, compilarlo, e presentarsi in banca per la richiesta.
Migliori offerte di mutuo
Di seguito elencheremo le migliori proposte di mutuo per gli under 36. Per quanto riguarda i mutui a tasso fisso:
- Intesa Sanpaolo: rata mensile di 394,29€. TAN 1,15% e TAEG 1,28%. Spesa iniziale di 320€ per la perizia e 0€ per l’istruttoria.
- BPER Banca: rata mensile di 394,29€. TAN 1,15% e TAEG 1,28%. Spesa iniziale di 280€ per la perizia e 390€ per l’istruttoria.Per quanto riguarda invece i mutui a tasso variabile:
- Intesa Sanpaolo: rata mensile di 353,79€. TAN 0,40% e TAEG 0,48%. Spesa iniziale di 320€ per la perizia e 0€ per l’istruttoria.
- Credem: rata mensile di 357,24€. TAN 0,47% e TAEG 0,65%. Spesa iniziale di 280€ per la perizia e 600€ per l’istruttoria.Le precedenti offerte si riferiscono a una situazione ipotetica di un impiegato di 30 anni residente a Milano che percepisce uno stipendi di 2600€ mensili, il quale acquista un immobile dal valore di 180000€ con un mutuo trentennale dal valore di 120000€.