Mutuo Chirografario: Cos’è e Quando Ti Può Tornare Utile Richiederlo

Dal greco cheirògraphos, che sta a significare “scritto a mano”, s’intende per chirografario quel tipo di mutuo che non richiede l’iscrizione dell’ipoteca di un immobile in garanzia. Il fatto che non richieda ipoteche non significa tuttavia che tale mutuo non necessiti di garanzie per la sua accensione.

Come garanzia, il richiedente deve apporre sul documento la sua firma che, però, deve essere avallata dal suo patrimonio personale. Ciò significa che il firmatario del mutuo chirografario può dare garanzia con:

  • Beni immobili di sua proprietà;
  • Depositi consistenti nel conto corrente della stessa banca;
  • Fideiussioni;
  • Pegni su titoli;
  • Cambiali;
  • Firma di un garante che garantisca in solido il rimborso del finanziamento.

Caratteristiche del mutuo chirografario

Il mutuo chirografario può configurarsi quando:

  • L’importo da movimentare nel prestito sia da 10.000 euro a 75.000 euro per i privati, e fino a un tetto di 120.000 euro per le imprese;
  • Il tempo per rimborsare deve essere compreso tra 18 mesi e 10 anni;
  • Non sia possibile individuare un immobile da ipotecare, come nel caso delle ristrutturazioni condominiali;
  • I costi dell’iscrizione di un immobile a ipoteca non valgono l’ammontare dell’importo richiesto.

I tassi di interesse sono molto simili quelli in uso nei prestiti personali, dove il Taeg può raggiungere anche il 12%. Inoltre, possono essere a carattere fisso, variabile o misto, mentre i tempi di rimborso delle rate può essere mensile, trimestrale o annuale.  Caratteristica peculiare di siffatto tipo di mutuo è che non ammette il diritto di surroga. Pertanto, il beneficiario non può avvalersi del diritto scegliere un’altra banca che gli offra tassi di interessi e costi di gestione più vantaggiosi.  Un esempio tipico di applicazione del mutuo chirografario è quello utilizzato per finanziare l’installazione degli impianti fotovoltaici condominiali.

mutuo chirografario
Mutuo chirografario

Quando conviene

Innanzitutto, la convenienza di sottoscrivere un mutuo chirografario sta nel fatto che il contratto si stipula con scrittura privata, e non necessita di atto notarile e né di supportare spese per la perizia del bene da ipotecare. D’altro canto, il vantaggio di non dover iscrivere l’ipoteca rende più celeri i tempi della pratica.  Altro fattore che rende opinabile il mutuo chirografario sta nel fatto che l’immobile che si intende acquistare abbia un importo talmente basso che non giustifica gli oneri per metterlo ad ipoteca.

Altresì, conviene quando la cifra da chiedere in prestito è al di sotto di quella per cui le banche consentano l’accensione di un mutuo tradizionale: infatti, gli importi previsti dalle banche per tale tipologia di prestito si aggirano intorno ai 40.000/50.000 euro.  Conviene alle imprese quando devono acquistare macchinari nuovi, impianti più moderni, ecc.  Ancora, conviene quando più nuclei familiari, come già esposto, devono eseguire lavori di ristrutturazione dello stabile relativamente alle parti in condominio.

Infine, conviene ricorrere al mutuo chirografario quando si vuole ottenere liquidità senza dover sottoscrivere un mutuo di liquidità, il quale richiede la garanzia di un’ipoteca ed è destinato all’acquisto o alla ristrutturazione di un immobile. Un esempio può consistere nel mutuo di consolidamento, che serve per riunire in un unico finanziamento diversi prestiti aperti in diverse finanziarie.

Rischi per il creditore e il debitore

Le banche non concedono prestiti senza adeguate garanzie e, nel caso del mutuo chirografario, ha il diritto di rivalersi sui beni presenti e futuri del richiedente. Infatti, la banca dispone di tutti i mezzi della legge per dare luogo ad azioni legali, quali sequestro e pignoramento dei suoi beni. Quanto testé esposto, descrive i rischi per il debitore, mentre la banca di rischi ne corre ben pochi.

Come può avvenire il rimborso

Al momento della conclusione del contratto di mutuo chirografario, la banca formalizza un piano di ammortamento che viene consegnato al beneficiario.  Tale piano è rappresentato da una tabella riportante l’entità di ogni singola rata con il resoconto della quota di interesse e quota capitale che la compongono. Lungo la stessa striscia, indicante la rata, è definito anche il capitale residuo da pagare.

Banche che concedono il mutuo chirografario

Per concludere, si può dire che, in teoria, presso qualunque banca si può sperare di ottenere un mutuo chirografario. Ma, prima di decidere di porre la propria fatidica firma, meglio farsi due calcoli per conto proprio. La cosa più semplice da fare e la somma di tutte le rate previste dalla banca per il piano di ammortamento, tenendo conto anche di tutte le spese accessorie necessarie affinché la pratica vada a compimento.  Poi, magari, si può fare un parallelo con le spese che implica il mutuo tradizionale, con i suoi tassi di interesse più soft ma gravato da spese notarili e costi di perizia dell’immobile da ipotecare.

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