Mutuo Agrario: Come Funziona e Differenze Rispetto al Mutuo Ipotecario

L’universo dei mutui è di per sé molto variegato e benché il termine stesso rimandi quasi sempre all’idea di acquisto, alla realizzazione o alla ristrutturazione di un immobile, esistono specifici mutui pensati e progettati appositamente per il settore agricolo. Nel caso si operi attivamente nell’agricoltura e si voglia, ad esempio, acquistare un terreno, potenziare la propria attività o consolidare dei debiti pregressi, si renderà necessario ricorrere a un finanziamento ad hoc idoneo alle esigenze degli imprenditori agricoli. È il caso del cosiddetto Mutuo Agrario che ora andremo a presentare in dettaglio analizzandone funzionamento e caratteristiche principali.

Cosa si intende per mutuo agrario

Per mutuo agrario si intende una tipologia specifica di finanziamento rivolta esclusivamente a quelle attività, aziende o imprese operanti nel settore agricolo e/o dell’allevamento. Com’è facilmente intuibile, non rientrando tra i mutui più diffusi e richiesti dalla maggior parte delle persone, non viene offerto da tutti gli Istituti bancari o creditizi di riferimento, ma è indispensabile rivolgersi a specifiche realtà.

Con il tradizionale mutuo condivide, però, una certa versatilità di utilizzo dal momento che il mutuo agrario può essere impiegato in diversi modi, dall’acquisto di un terreno agricolo o di un’azienda agricola sino alla ristrutturazione di ambienti deputati a tali attività, senza poi tralasciare l’opportunità di poter acquistare macchinari di lavoro, acquisti di partecipazioni e persino bestiame.

Certamente interessante appurare come gli addetti ai lavori sono soliti considerare il mutuo agrario come un vero e proprio incentivo economico grazie a cui realizzare diversi obiettivi legati alla propria attività. Quest’ultimo punto è di fondamentale importanza, tutto ciò che non rientra negli aspetti operativi e funzionali del settore agricolo non può essere oggetto di finanziamento in alcun modo.

Forniamo un esempio esplicativo: un imprenditore agricolo potrà accedere al mutuo agrario se questo verrà utilizzato per l’acquisto di un’attività o di un terreno, ma in nessun caso potrà impiegarlo per acquistare un immobile non correlato con l’attività vera e propria. Tale vincolo è presente anche laddove si opti per richiedere delle liquidità immediata. I contanti potranno essere erogati solamente se il richiedente possiede o appartiene a un’azienda agricola, in caso contrario il finanziamento verrà negato senza possibilità di appello.

mutuo agrario
Mutuo agrario

Chi può richiederlo

Come detto, il mutuo agrario è generalmente rivolto a tutti gli addetti ai lavori coinvolti nel settore agricolo, per ragioni di opportunità il suo maggiore pubblico destinatario lo si può ritrovare negli imprenditori titolari di aziende, attività o imprese operanti nel settore dell’agricoltura, dell’agroturismo, dell’allevamento e dell’agroindustriale. L’accesso al mutuo agrario sarà sempre permesso laddove il richiedente si configuri come un coltivatore diretto o un titolare di azienda operante nei settori sopra menzionati sia in forma di ditta individuale sia in quella di ditta collettiva.

Come funziona nella pratica

Sebbene sia una forma di finanziamento settoriale, il mutuo agrario gode del medesimo funzionamento di base di un tradizionale mutuo e in quanto tale saranno presenti un piano di ammortamento, dei tassi di interesse e ovviamente delle rate pianificate. Dettaglio di una certa rilevanza: le date pianificate di un mutuo agrario possono espletarsi mensilmente, trimestralmente o semestralmente, in base alle esigenze del futuro mutuatario.

Per quel che riguarda i tassi di interesse da applicare, similmente per quel che accade con altre tipologie di mutui, sarà possibile scegliere tra un regime di tasso fisso o variabile. Infine, abbiamo la durata complessiva del finanziamento. Un mutuo agrario generalmente ha una durata variabile tra i 6 e i 20 anni, eccezion fatta per i richiedenti di età pari o inferiore ai 40 anni per i quali vigono vincoli meno restrittivi e il mutuo stesso può arrivare sino a 30 anni di durata.

Ovviamente l’istituto creditore avrà bisogno di una garanzia che nel caso del mutuo agrario assume la forma di ipoteca posta sul terreno o sull’immobile, precisando però come l’ipoteca su quest’ultimo non riguardi l’ambiente inteso nel suo senso abitativo ma in quello concernente l’espletamento dell’attività stessa. Il suddetto aspetto viene discusso al momento della stipula del contratto e si rende necessario per offrire alla banca quella forma di tutela nel caso in cui il richiedente sia impossibilitato a rimborsare il finanziamento o l’attività per cui sia stato richiesto vada incontro a fallimento.

Differenze con il mutuo ipotecario

L’accesso al mutuo agrario, come specificato nel paragrafo precedente, avviene secondo dinamiche del tutto simili a quelle di un tradizionale mutuo ipotecario, tuttavia tra queste due tipologie di finanziamento sussistono delle difformità evidenti che è opportuno segnalare. La prima differenza la si può appurare nello scopo per il quale possono essere richiesti.

Se il mutuo ipotecario, infatti, può essere utilizzato per l’acquisto di un immobile, per una sua realizzazione ex novo, per una ristrutturazione o per il rifinanziamento di un mutuo già in essere, il mutuo agrario è fortemente vincolato al suo settore di riferimento e in nessuna occasione può essere richiesto, concesso o erogato per finalità differenti da quelle che non siano concernenti il settore agricolo o dell’allevamento.

Ulteriore differenza la si può notare poi nella durata. Il mutuo ipotecario è una tipologia di finanziamento a medio-lungo termine e difatti solitamente ha una durata variabile tra un minimo di 5 anni e un massimo di 20 anni; il mutuo agrario, essendo una forma di incentivo volta ad aiutare un settore spesso sottovalutato, in caso di richiedente al di sotto dei 40 anni può arrivare sino ai 30 anni di durata.

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