Mutui Subprime: Cosa Sono e in Quali Casi le Banche Possono Concederli

Giunti in Europa direttamente dal sistema finanziario statunitense, i cosiddetti mutui subprime sono ormai delle realtà piuttosto diffuse di cui spesso si sente parlare in termini non sempre lusinghieri per lo più a causa della loro parte di responsabilità nell’insorgenza della nota crisi economica del 2008. Proprio per questo ora cercheremo di capire cosa siano effettivamente i mutui subprime e quali dinamiche funzionali possiedano.

Mutui Subprime: cosa sono?

Per mutui subprime si intende una specifica tipologia di finanziamento che viene solitamente concessa dagli istituti bancari a soggetti ritenuti poco affidabili. Una definizione simile, com’è facilmente intuibile, potrebbe sollevare delle perplessità in merito, ma in realtà le cose sono più semplici di quanto sembri.

Un mutuo subprime, infatti, si configura come un finanziamento appositamente finalizzato all’acquisto di un immobile, ma a differenza di altre soluzioni analoghe non è ipotecario. Sull’eventuale immobile preso in considerazione non graverà alcuna ipoteca a garanzia ed è proprio questo dettaglio a essere fondamentale per comprendere appieno di cosa si sta parlando.

Devi sapere, ad esempio, che in Gran Bretagna per identificare tali mutui si è soliti definirli Near Prime o in alternativa Second Chance, a causa essenzialmente del tasso di rischio maggiore a cui è soggetto il creditore. Come puoi dedurre da queste poche informazioni iniziali, i mutui subprime non possono in alcun modo definirsi primari, similmente ai finanziamenti concessi a quei soggetti ritenuti affidabili, ma puoi considerarli come di seconda fascia. Molto interessante appurare come nel sistema finanziario statunitense l’operatività dei mutui subprime viene definita e regolamentata da un determinato punteggio al di sotto del quale il mutuatario richiedente può essere classificato come debitore subprime.

mutui subprime
Mutui subprime

A chi sono rivolti?

Abbiamo poco fa accennato come i mutui subprime si rivolgano a soggetti ritenuti poco affidabili, ma perché banche e istituti di credito dovrebbero fornirli? Forse ti stupirà il saperlo, ma attualmente i mutui subprime vengono concessi ed erogati con grande frequenza nonostante il forte rischio di insolvibilità lato cliente, questo affinché l’accesso al credito sia reso disponibile anche alle fasce di popolazione più deboli.

Andando nello specifico, i mutui subprime sono concessi a destinatari che, in molti casi, godono di un rating di credito addirittura inferiore rispetto al punteggio minimo o che non possono godere di entrate costanti o che possiedono un ISEE particolarmente basso. Inoltre, la presenza di un eventuale precedente pignoramento non rappresenta una discriminante a sfavore. Per aiutarti a comprendere ancora meglio possiamo fornirti un paragone davvero esplicativo: coloro che nel sistema finanziario statunitense vengono definiti debitori subprime, in Italia sarebbero classificabili come protestati o cattivi pagatori.

Il rapporto tra debitore e creditore

Come puoi facilmente intuire, essendo rivolti a soggetti ad alto rischio, i mutui subprime presentano delle condizioni qualitativamente inferiori rispetto ad altre tipologie di finanziamento. Ma quale dinamica si espleta tra debitore e creditore in situazioni simili? Dunque, nei mutui subprime sono i prestatori ad assumersi un altissimo tasso di rischio considerando che il finanziamento è rivolto a destinatari poco affidabili, tuttavia per rendere accettabile tale rischio possono ricorrere a differenti forme di copertura.

Esistono alcune tipologie di mutui subprime, ad esempio, che sono soliti ricorrere a tassi di interesse notevolmente più alti di quelli normali. Tieni conto anche che la data di scadenza di pagamento della rata nei mutui subprime è assolutamente tassativa e persino il più piccolo ritardo non viene tollerato.

Qualora il debitore non sia in grado di ottemperare al pagamento entro la data prestabilita, vengono emessi degli interessi di mora i cui risultati possono sfociare addirittura in pesanti penali. Ma lato debitore le cose non vanno di certo meglio. I richiedenti, infatti, sono praticamente costretti a rivolgersi a questa soluzione caratterizzata da tassi di interesse elevatissimi a causa della loro posizione ad alto rischio e a fronte di una storia pregressa finanziariamente non virtuosa.

La situazione in Europa

Dopo la profonda crisi del 2008, la concessione dei mutui subprime, soprattutto in Europa, si è ulteriormente diradata. Dopotutto le direttive europee per la concessione di un mutuo sono molto rigide e i vari istituti bancari sono tenuti a valutare dettagliatamente la solvibilità del futuro mutuatario. Esistono, come di certo saprai, numerosi enti e centri di segnalazione pronti ad attestare l’eventuale insolvibilità del richiedente e laddove si dovesse comparire nel loro relativo registro, ecco che ogni accesso al credito risulterebbe limitato e/o negato del tutto. La verità è che un mutuo subprime, per come lo si intende negli Stati Uniti, in Europa non è possibile né concederlo né erogarlo a causa delle suddette limitazioni, inoltre devi anche considerare che i due sistemi finanziari sono nettamente diversi.

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