La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) nasce nel 1958, col Trattato di Roma, per affiancare gli istituti di credito nei finanziamenti alle imprese che desiderino implementare la loro capacità produttiva attraverso dei progetti mirati. Grazie ai fondi messi a disposizione dalla BEI, è possibile finanziarie le imprese per l’acquisto di beni materiali e immateriali, o semplicemente per la necessità di liquidità, con mutui a tassi agevolati e piani di ammortamento diluiti nel tempo.
I requisiti per accedere ai fondi europei BEI
L’obiettivo dei finanziamenti BEI è quello di agevolare le imprese nella loro crescita, affinché esse possano essere competitive e creino un circolo virtuoso del quale possa beneficiare l’intero sistema economico europeo. Si tratta quindi di un impegno etico che la BEI si assume, nell’ottica di rispondere agli obiettivi economici dell’intera zona euro, e riguarda molti settori produttivi, come agricoltura e allevamento, industria, artigianato, servizi, commercio e turismo. Sono escluse perciò, da questo ampio range, le imprese che non rispettino requisiti di eticità, come per esempio coloro che operano nei campi del gioco d’azzardo, del tabacco, delle armi e della speculazione tout court (come quella immobiliare).
Dal punto di vista delle caratteristiche aziendali, possono accedere ai mutui BEI le seguenti realtà imprenditoriali:
- PMI i cui dipendenti non superino le 250 unità
- MID CAPS, imprese medio/grandi, che abbiano tra i 250 e i 2.999 dipendenti
- Soggetti privati che eroghino servizi pubblici in comparti previsti da programmi specifici
- Le imprese costituite da soggetti di sesso femminile
- Tutte le PMI e le MID CAP che abbiano già beneficiato di una garanzia fornita da ISMEA o facenti parte di un accordo di cooperazione produttiva

Come ottenere un mutuo BEI e cos’è possibile finanziare
È possibile finanziare l’acquisto di nuove attrezzature e macchinari (o l’ammodernamento degli stessi), di nuovi strumenti tecnologici, anche immateriali, come software e sistemi di cybersecurity, oppure semplicemente richiedere del capitale aggiuntivo, utile al flusso commerciale o all’approvvigionamento di scorte. La richiesta andrà inoltrata a una delle banche convenzionate che possono accedere a questi fondi e la documentazione da fornire consisterà in:
- presentazione del bilancio dell’attività degli ultimi due anni
- business plan che riporti il progetto destinatario del finanziamento e che risulti compatibile con gli importi richiesti
I mutui concessi prevedono che i progetti vengano realizzati entro tre anni dall’erogazione dei fondi e periodicamente la BEI controllerà la conformità dei lavori in atto. La banca metterà inoltre a disposizione della BEI tutte le informazioni che riguardano l’azienda richiedente ed è fondamentale che questa non abbia segnalazioni alle centrali di rischio, come cattivo pagatore.
Quanto si può richiedere come finanziamento e le agevolazioni previste
I prestiti della BEI sono particolarmente vantaggiosi rispetto ad altre forme di finanziamento, perché sono previsti tassi agevolati e non includono il pagamento dell’imposta sostitutiva dello 0,25%. Inoltre possono essere restituiti in un arco temporale piuttosto lungo (fino a 15 anni) e vengono liquidati in un’unica soluzione. Il mutuo è di tipo ipotecario, può essere fondiario o chirografario e copre il 100% dei costi di ciascun progetto: può essere infatti richiesto più volte, a condizione che sia stato estinto quello precedente la nuova richiesta, e che ci siano fondi a disposizione da parte di BEI. Non ci sono importi minimi previsti, ma generalmente si parte dai 100.000 euro con un massimo di 12,5 milioni di euro. Il tasso di interesse può essere fisso o variabile, su scelta del richiedente.
Limiti e vantaggi dei mutui BEI
Ciò che rende molto allettante questa tipologia di prestito è che l’azienda non deve anticipare il proprio capitale per il progetto che ha in mente, perché il versamento è anticipato rispetto alla sua realizzazione effettiva. I tassi sono molto vantaggiosi e ultimamente sono state inserite altre clausole alle motivazioni della richiesta, come per esempio la mitigazione delle perdite dovute agli effetti della pandemia da Covid 19, oltre a tutti i progetti che riguardano un ammodernamento delle aziende in chiave green, come l’adozione di sistemi che agevolino l’utilizzo delle energie rinnovabili e la transizione verso un economia circolare. Inoltre sono stati messi a disposizione anche dei fondi destinati alle regioni, che possono ricevere mutui destinati all’edilizia scolastica, soprattutto per gli adeguamenti in chiave antisismica, antincendio e per l’ampliamento degli spazi esistenti.
Ci sono però dei limiti da considerare che consistono nella disponibilità dei fondi a disposizione: qualora la BEI interrompesse il flusso di denaro, la banca potrebbe risolvere il contratto e, allo stesso modo, se la BEI ritenesse l’istituto di credito che effettua la mediazione non più affidabile (per esempio per un abbassamento del rating), avrebbe facoltà di risolverlo a sua volta. Generalmente comunque le banche che si offrono come intermediarie sono molto solide, ma è comunque importante valutare questo aspetto e affidarsi a istituti di credito la cui reputazione sia consolidata.