Sono in molti, negli ultimi tempi, ad essersi imbattuti nel trading online, per cambiare lavoro o per trovarne uno. Azioni, derivati, materie prime e valute sono diventati argomenti di interesse comune. I metodi di investimento anche. Tra questi, c’è il mirror trading, una tecnica che consente agli investitori di eseguire operazioni, riflettendo (come con uno specchio) altre operazioni, in tempo reale e preimpostando una strategia.
Il mirror trading: come funziona
La stragrande maggioranza dei broker consente ai trader di rispecchiare strategie e operazioni (quindi di fare mirror trading). Comparso nel 2000 sui mercati azionari, il mirror trading ha dovuto aspettare diversi anni per prendere piede. La tecnica è adottata per lo più da trader meno esperti, che rispecchiano operazioni e strategie di trader esperti. Sono i broker che offrono la possibilità di mettere in atto questa tecnica a scegliere i loro migliori trader e a combinarne le strategie, per ottenere una linea quanto più affidabile e accurata per i propri clienti.
I big data e l’intelligenza artificiale hanno migliorato il modello di mirror trading obsoleto. Il trader che sceglie la tecnica del mirror trading, oggi, non copia pertanto un altro trader ma un algoritmo che elabora un mix tra quelle che reputa essere le migliori strategie.
Il primo passo per fare mirror trading è scegliere il broker e aprire un account. Quindi occorrerà scaricare e installare su computer o dispositivo portatile una piattaforma che supporti la funzionalità di mirroring. A questo punto, si può selezionare la strategia tra quelle disponibili. Ultimo passo, ma fondamentale, è impostare i limiti di rischio, per cercare di arginare le perdite. Va ricordato infatti, che non ci sono mai prove che un algoritmo sia redditizio.

Pro e contro della strategia
Il tema del risparmio di tempo è il primo grande punto a favore del mirror trading. Si pensi, ad esempio, a quanto tempo sia necessario per comprendere e studiare le analisi tecniche o per leggere le notizie che spesso influenzano i mercati. Il risparmio, in questo senso, si intende come un’economia del tempo e, ovviamente, della fatica.
Il secondo vantaggio del mirror trading è che gli algoritmi, tecnicamente, hanno un’alta possibilità di “indovinare” le giuste strategie. Società di intermediazione e piattaforme di trading, infatti, effettuano test completi e regolari sui portafogli dei propri clienti e consentono di fare “mirror trading” solo su strategie che non siano in perdita.
In ultimo, trattandosi di replicare una strategia, il mirror trading esclude il fattore emozione. Le operazioni saranno effettuate tramite il proprio account ma senza che sia direttamente il proprietario del portafoglio a deciderlo.
Non sempre, tuttavia, i calcoli algoritmici portano profitti. Questo è, infatti, il primo grosso “contro” del mirror trading: si copiano i guadagni ma anche le perdite. E non si ha controllo sull’esecuzione delle operazioni. In questo senso, dunque, il mirror trading è un po’ un atto di fede verso un robot. L’algoritmo, d’altra parte, pur avendo un sistema di calcolo perfetto, non tiene conto della vita reale e non considera, per esempio, le conseguenze che i fatti di attualità possono avere sull’andamento dei mercati.
L’assenza della valutazione dei fatti diventa, perciò, un altro grosso punto a sfavore del mirror trading. In ultimo, la maggior parte delle piattaforme consentono di fare mirror trading solo sui CDF, un tipo di contratto che permette di guadagnare sulle differenze di valore di un asset senza possederlo. Oltre che un “contro”, è questo il grosso limite di questo tipo di tecnica.
Mirror trading e copy trading: quali differenze?
Mirror trading e copy trading sono usati spesso (erroneamente) come sinonimi ma non sono la stessa cosa. Il mirror trading si riferisce a operazioni riflesse rispetto a un algoritmo che mescola le strategie e le operazioni dei migliori trader di una certa piattaforma. Il copy trading è l’evoluzione del mirror trading. In questo caso, infatti, un trader sceglie un altro trader di riferimento da copiare. Sono entrambi processi automatici, certo, ma nel secondo caso si sceglie chi copiare.
Mirror trading: è legale?
La risposta a questa domanda è sì. Non esistono leggi particolari in nessuna parte del mondo che vietino il mirror trading. Tuttavia, non sempre questa tecnica è consentita. Alcuni Paesi, ad esempio, hanno adottato regole e misure di sicurezza (e dunque restrizioni) sul Forex e sul trading di criptovalute. Regole, misure e restrizioni che potrebbero ripercuotersi anche sul mirror trading, in maniera indiretta. Per fare mirror trading in maniera legale, dunque, è indispensabile operare su piattaforme regolamentate, che sono sottoposte a controlli e verifiche periodiche da parte delle Autorità di Sorveglianza.
Conviene utilizzare questa strategia?
Il mirror trading è un ottimo metodo per iniziare, poiché offre ai trader neofiti l’opportunità di avvalersi di conoscenze e abilità che acquisirebbero direttamente investendo tempo e fatica. Il mirror trading è una tecnica legale (o meglio, non è una tecnica illegale) anche se può essere soggetta a limitazioni che la riguardano indirettamente, in alcuni Paesi del mondo. Individuare il giusto algoritmo, ovvero quello che combina con i parametri più attendibili le strategie dei migliori traders è il primo passo.
È necessaria, poi, una buona propensione al rischio. Il mirror trading, infatti, è un processo automatico: le operazioni utilizzano strategie algoritmiche basate su operazioni di successo del passato. Ma non tiene conto degli accadimenti di cronaca e attualità che potrebbero influenzare i Mercati. Il Mirror trading, infine, è consentito sulla maggior parte delle piattaforme solo sulle operazioni di Forex e non su tutte le transazioni, il che costituisce un grosso limite a questo tipo di strategia.