Categoria: Italia

La Composizione del Parlamento Italiano Eletto nel 2018

Il 4 Marzo 2018, vi sono state le elezioni politiche italiane, quindi gli italiani sono stati chiamati alle urne per esprimere il loro voto con l’intento di eleggere il partito che secondo loro può governare lo stato italiano. La legge elettorale che è stata utilizzata per fare tutto ciò è stata il “Rosatellum”, che per la prima volta è stata applicata per le elezioni politiche italiane. Contrariamente a quello che si pensava il 73% degli italiani e non solo è andata a votare. Si cercherà quindi di riportare la composizione del parlamento italiano che è stato eletto pochi mesi fa, facendo così iniziare la XVIII legislatura.

Venezia Lido: realizzazione del nuovo palazzo del cinema e dei congressi

Il nuovo Palazzo del Cinema dei Congressi nasce da un concorso internazionale d’idee, rivelandosi un opera d’importanza strategica non solo per la città di Venezia ma per l’intero paese. Stato, Regione e Comune hanno approvato il progetto puntando così al rilancio socio-economico e alla valorizzazione dell’isola del lido e dell’intera città di Venezia.

Il Nuovo Palazzo del Cinema e dei Congressi si colloca in un ampio scenario che prevede il rilancio delle aree interessate all’intervento attraverso spazi e attività d’eccellenza e interventi di riqualificazione del lungo mare.

L’obiettivo principale è la costruzione di un sistema (sale per proiezioni, locali tecnici, luoghi di incontro anche per la popolazione residente, collegamenti con le strutture esistenti) che riesca a garantire la funzionalità del polo del cinema e dei congressi e contestualmente sia in grado di potenziare le infrastrutture turistiche, ludiche e anche mediatiche del Lido.

Reggio Calabria – Museo Archeologico Nazionale

Il Museo Nazionale di Reggio Calabria è uno dei più importanti musei archeologici d’Italia, offre ai visitatori splendide testimonianze della civiltà della Magna Grecia emerse in scavi e ricerche effettuati in Calabria in più di cento anni, nonché i noti Bronzi di Riace.

Il Museo noto anche come “Palazzo Piacentini”, dal nome dell’architetto che l’ha progettato, Marcello Piacentini, o più propriamente “Museo Nazionale della Magna Grecia”, è localizzato nella storica Piazza De Nava, progettata alla fine degli anni venti, sulla quale convergono le principali strade generatrici del centro storico di Reggio Calabria.

L’edificio è caratterizzato da un volume massiccio che ne sottolinea la monumentalità, ed è costituito da un basamento bugnato in pietra lavica dove si alternano i grandi pilastri sporgenti in travertino e le ampie finestre delle sale espositive.

Il Museo, nelle condizioni precedenti all’intervento in essere, non poteva svolgere appieno la funzione di attrattore culturale, collocandosi ben al di sotto di qualsiasi standard funzionale e di qualità tecnico-impiantistica museale.

La nuova struttura ottempera alle esigenze di un sistema museale complesso, progettato in base ai più moderni standard internazionali, in termini di allestimenti, multimedialità, interattività e aree espositive.

Questo intervento di ristrutturazione del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria rappresenta un modello di riqualificazione architettonica di un edificio storico, riconosciuto tra i più illustri esempi dell’architettura moderna razionalista italiana, nota nel mondo, nel quale l’uso del linguaggio espressivo dell’architettura contemporanea e il livello qualitativo e prestazionale dell’intervento di consolidamento strutturale e di adeguamento impiantistico e tecnologico dialogano, interagiscono e si integrano con l’involucro edilizio originario, esaltandone la qualità architettonica e mantenendo inalterata la cifra stilistica di compostezza, solidità e imponenza che ne caratterizza il tratto originario.

I lavori di restauro del Museo Archeologico Nazionale comprendono il restauro delle facciate, esterne e interne, con il ripristino di tutte le aperture originali murate in passato, il consolidamento strutturale di tutto l’edificio, la ristrutturazione completa dei tre piani espositivi, nel rispetto della definizione degli spazi così come concepiti dall’Arch. Marcello Piacentini e comprensiva di adeguamento tecnologico e integrazione impiantistica per offrire il maggior comfort termoigrometrico per i reperti esposti e per i visitatori, il riutilizzo dei piani seminterrato e interrato da adibire a depositi, locali tecnici, laboratori e archivi, liberando per funzioni più nobili importanti settori del Museo, la rivisitazione e l’integrazione dei collegamenti verticali, l’integrazione di tutti i servizi necessari al personale e al pubblico e la realizzazione di un nuovo spazio di ristorazione collocato in sommità dell’edificio.

Catanzaro – Monumento a Francesco Stocco

Il monumento celebrativo di Francesco Stocco, fervente patriota e fedelissimo del generale Garibaldi con il quale, imbarcatosi a Quarto, combattè a Calatafimi e poi in Calabria, sorge nel centro storico cittadino.

Fu commissionato dall’ Amministrazione Provinciale di Catanzaro allo scultore calabrese Giuseppe Scerbo ( 1844 – 1908) di formazione napoletana, autore di numerosi monumenti di analogo soggetto (Acri – Monumento a Battista Falcone) e di opere di soggetto religioso.

Francesco Stocco è raffigurato in abito borghese, col cappello a cencio ad alta cupola e a larghe tese, gli stivali alla scudiera, in atteggiamento quasi di sfida; unico rimando al suo ruolo di condottiero la sciabola. La figura dell’eroe risulta saldamente impostata nello spazio cui lo studiato contrapposto del braccio sinistro, che avvicina al petto il pugno chiuso nell’atto di stracciare un documento, e il volgere del capo dallo sguardo intenso e quasi intento a scrutare il futuro, suggerisce un movimento ricco di carica espressiva. Si tratta, probabilmente, del riferimento all’episodio che lo vide con decisione, al momento della partenza da Quarto con Garibaldi, stracciare il foglio con il quale si avvertiva il Generale che l’insurrezione in Sicilia era domata e solo Marsala resisteva, per rompere ogni indugio alla spedizione che avrebbe condotto i Mille nell’isola.

Venezia – Monumento Nazionale a Daniele Manin

Per celebrare degnamente il grande patriota Daniele Manin (Venezia 1804 – Parigi 1857), eletto a simbolo della resistenza veneziana del 1848, la municipalità ritenne già nel 1866 di erigere un solenne monumento in suo onore.

Venne bandito un concorso per la scelta del progetto migliore, aperto a cittadini italiani e stranieri, che onorasse “per mezzo di una statua situata su un piedestallo ornato di bassorilievi o di altre ornamentazioni, il grande cittadino in piedi nel suo costume abituale”

La prima scelta cadde su Vincenzo Vela (1820-1891), scalpellino ticinese, distintosi per il suo impegno di combattente nelle Cinque Giornate di Milano e autore di numerosi monumenti, ma a seguito di numerose critiche decise di rinunciarvi, facendo ricadere la scelta su Luigi Borro, artista accademico, che si era distinto nell’ambito dell’eclettismo lagunare per il recupero di un classicismo di stampo lombardesco.  Borro firmò il contratto per il monumento a Manin il 17 settembre 1872, impegnandosi a compiere il lavoro entro quattro anni. L’opera, consegnata con largo anticipo rispetto ai termini contrattuali, fu inaugurata il 22 marzo 1875.

Torino: realizzazione Nuovo Parco Dora – Spina 3

Nel 1998 il Comune di Torino diede avvio ad un Programma di Riqualificazione Urbana con l’obiettivo di trasformare l’ex area industriale Spina 3 in un parco di circa 40 ettari, che sfruttasse le qualità del paesaggio e donasse una nuova identità al quartiere già in forte crescita. Il territorio è infatti una delle superfici più estese e compatte della città, e già alla fine del XVIII secolo numerose industrie vi si erano insediate, favorite dalla vicinanza del fiume Dora e dalla presenza di numerosi piccoli canali. L’espansione industriale proseguì in maniera massiccia nella metà del secolo successivo allorché vi si insediarono le maggiori ditte torinesi (Ferrovie Piemontesi, Complesso Michelin, Acciaierie Vitali, Stabilimento Ingest).

La nazione del Risorgimento

Il Risorgimento fu la rinascita della nazione italiana, l’epopea di una  comunità oppressa che, finalmente, si risvegliava e rivendicava i propri diritti.

“La nazione del Risorgimento” ricostruisce i meccanismi attraverso i quali un pugno di intellettuali di inizio ottocento narrò la nazione; descrive i simboli, le immagini, le figure e i valori che essi ricorsero per sollecitare la militanza patriottica; esamina la ricezione dei loro testi da parte di coloro che aderirono al movimento risorgimentale; cerca insomma, di spiegare perché giovani e agiati signori decisero di farsi patrioti, rischiando la prigione, l’esilio, la vita.

RESTAURO DEL MONUMENTO OBELISCO DEDICATO AI MARTIRI DELL’INDIPENDENZA ITALIANA NEL COMUNE DI PALERMO

L’intervento è stato finalizzato al restauro del Monumento Obelisco dedicato ai Martiri dell’indipendenza Italiana collocato nell’omonima piazza al centro di un pubblico giardino nel Comune di Palermo.

L’intervento rientra nel programma “I Luoghi della Memoria”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito delle Celebrazioni previste per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Mostra risorgimentale presso la Caserma De Cristoforis

Per festeggiare i 150 anni di unità d’Italia il Colonnello Mario Pietrangeli, Comandante della Caserma De Cristoforis, Centro Documentale Como (ex Distretto Militare), con la partecipazione dell’Archivio di Stato di Como, del Museo Didattico della Seta, dell’Istituto Comasco di Storia Contemporanea, dell’Istituto Nastro Azzurro di Sondrio e del maestro comasco Alessandro Berra, presenta una mostra dedicata al Risorgimento allestita presso gli spazi della Caserma di Piazzale Montesanto 2 a Como.

Una mostra, quella sul Capitano De Cristoforis, rappresentata da 68 stampe che ripercorrono la sua vita, affiancate da 18 pannelli celebrativi delle Guerre d’Indipendenza fornite dall’Archivio di Stato. Altri lavori relativi l’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia faranno da cornice alla scena, forniti dal Museo Didattico della Seta e dagli altri due Istituti citati qui sopra. Inoltre saranno esposti dal noto pittore comasco Alessandro Berra, numerosi quadri che riguardano la vita degli italiani  in questi 150 anni: i giochi dei bambini, la famiglia, Garibaldi, il Lavoro.

1861. I Pittori del Risorgimento

In occasione dell’appuntamento con le celebrazioni dell’unità d’Italia, le Scuderie del Quirinale presentano una grande mostra che racconta come la pittura italiana ha illustrato e interpretato gli eventi che, tra il 1859 e il 1861, hanno reso possibile la conquista dell’indipendenza e dell’unità nazionale.

La mostra evidenzia come i protagonisti della pittura italiana – esponenti della scuola lombarda quali Francesco Hayez, Giuseppe Molteni, Domenico e Gerolamo Induno, Eleuterio Pagliano, Federico Faruffini, dell’avanguardia macchiaiola toscana come Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Odoardo Borrani e della scuola napoletana come Michele Cammarano e Giuseppe Sciuti – abbiano reinterpretato la realtà storica  di quegli anni preferendo una commossa rappresentazione dell’adesione popolare rispetto a una celebrazione più tradizionale e retorica. Saranno messi a confronto per la prima volta, i monumentali dipinti di Giovanni Fattori e Gerolamo Induno, per mostrare come entrambi gli artisti, con linguaggi diversi, hanno ottenuto lo stesso obiettivo: rappresentare le fondamentali battaglie per la conquista dell’unità spostando l’attenzione dagli aspetti militari e celebrativi a quelli ideali e popolari.

Il Centro Espositivo informativo sul 150º dell’Unità d’Italia

Nel 2011 ricorre il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. Celebrare, dopo 150 anni, la proclamazione del Regno d’Italia, avvenuta il 17 marzo 1861, è un’occasione per tenere alta la percezione della nazione, rendendo al contempo omaggio a tutti i personaggi che hanno dato lustro alla nostra storia.
I precedenti appuntamenti, in occasione del cinquantenario (1911) e del centenario (1961), rappresentarono due eventi di eccezionale importanza per la vita sociale, culturale e per lo sviluppo urbanistico della Nazione, un momento di grande crescita civile, culturale ed economica.

Il 1911 fu imperniato sull’Esposizione Internazionale di Torino sul lavoro e l’industria; a Roma, sull’Esposizione di Valle Giulia e su rilevanti trasformazioni urbane volte o farne una moderna Capitale: l’inaugurazione del Vittoriano (ma ancora senza statue), della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, del Palazzo di Giustizia, del Palazzo delle Esposizioni, di tre ponti sul Tevere, di importanti sistemazioni archeologiche.

Collezioni d’arte e fotografia artistica nell’Italia del Risorgimento

 

«Parallelamente alle vicende politiche e militari, che accompagnarono la creazione dell’unità nazionale, corre una atteggiamento di particolare attenzione verso la conoscenza dell’Italia dal punto di vista artistico e paesaggistico. Si vuole rappresentare il paese per farlo conoscere attraverso le sue specifiche peculiarità: si eseguono vedute di città e di paesaggio, secondo la consuetudine consolidata dai Grand Tour ma, lentamente, si iniziano anche a fotografare monumenti e dipinti, collezioni d’arte e musei.» (Marco Pizzo)

L’Istituto per la storia del Risorgimento Italiano – Museo Centale del Risorgimento in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione-Fototeca Nazionale e l’Istituto di Cultura di Grenoble, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, presentano la mostra “Collezioni d’arte e fotografia artistica nell’Italia del Risogimento”, curata da Paola Callegari, Sandra Costa e Marco Pizzo con la collaborazione di Michela Scolaro.

Quanti abitanti ci sono in Italia?

Dalle più recenti statistiche l’Italia risulta il 23esimo paese più popolato al mondo, subito dopo il Regno Unito, la Tailandia e la Francia. Nella classifica delle 75 città più popolose invece rientra solamente Roma al 70esimo posto.

Quando si tratta di stime generiche sull’ammontare della popolazione italiana si parla sempre di 60 milioni circa. Una valutazione giusta ma molto approssimativa. In realtà per trovare informazioni più precise basta collegarsi alla pagina web Istat o al sito Italiaora.org che rielabora i dati dell’ente e permette di monitorare, tra i vari elementi, anche la crescita della popolazione italiana. Al momento nel Bel Paese abiterebbero 60.452.959 persone, di cui 155.546 nati nel 2018. La densità media si aggirerebbe intorno ai 200 abitanti per km². Chiaramente sono stime che cambiano senza sosta ed è perciò impossibile dare una risposta definitiva ed universalmente valida alla domanda posta come titolo.

Il Giuramento. La Giovine Italia di Giuseppe Mazzini

Giusto il 10 marzo del 1872 moriva a Pisa Giuseppe Mazzini. Nell’anniversario della scomparsa i Musei Capitolini ospitano, in Sala Carlo d’Angiò, il testo autografo di Mazzini del Giuramento degli affrattellati alla Giovine Italia. E’ la prima volta che lo storico documento,autentico atto di nascita dell’Italia Risorgimentale democratica, conservato presso la Domus Mazziniana di Pisa, viene presentato in pubblico, in occasione delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia.

La mostra di cui la lettera autografa è il vero “tesoro” sarà inaugurata nel pomeriggio del 10 marzo,  nel corso di una cerimonia che si terrà, presente il Sindaco Gianni Alemanno, nella Sala Grande del Palazzo Nuovo dei Musei Capitolini, a partire dalle ore 15.  L’occasione è davvero importante: la signora Norah Mayper, consegnerà, infatti,  nelle mani del Sottosegretario Gianni Letta, una raccolta di circa 600 documenti risorgimentali inediti, appartenuti ad una sua antenata, Katherine Hill, fervente mazziniana e sostenitrice della causa italiana.

Solferino e San Martino: la battaglia degli imperatori. Italia e Francia per l’Unità

Torino, 19-20 novembre 2009. L’Associazione Europiemonte, percorrendo il cammino verso il 2011, organizza un incontro sull’anniversario dell’intervento francese nella seconda guerra d’indipendenza italiana, con il Service Culturel de l’Ambassade de France in Italie, Délégation culturelle de Turin.

Sul cammino celebrativo verso il 2011, gli eventi del 1859 hanno forte rilevanza e non si può trascurare un’altra “storia dimenticata”, la figura di Napoleone III e l’alleanza con la Francia. Il 2008 è stato il bicentenario della nascita dell’Imperatore e il 150° anniversario degli accordi di Plombieres. Il 2009 è l’anniversario dell’intervento francese nella seconda guerra d’indipendenza italiana. Solferino e San Martino furono la più grande battaglia dell’800, dopo Lipsia, vi parteciparono 230.000 soldati e si sviluppò su un fronte di 15 chilometri. Fu la battaglia più lunga e sanguinosa di tutta l’indipendenza italiana, durò quasi 14 ore e vi furono in totale 39.000 uomini fuori combattimento. Le truppe austriache erano comandate dall’imperatore Francesco Giuseppe in persona. Dal tremendo scenario del  massacro lo svizzero Henry Dunant trasse ispirazione per la creazione della Croce Rossa internazionale.

Le anticipazioni del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta relative alle Celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta ha reso noto l’accordo tra la Presidenza del Consiglio e la Presidenza della Repubblica relativo all’invito dei Capi di Stato e di governo degli Stati membri dell’Unione europea, degli Stati Uniti, della Russia e dei Paesi in cui le comunità italiane sono più numerose e radicate (in particolare Argentina, Brasile, Canada e Uruguay) alla festa della Repubblica del 2 giugno.

L’iniziativa, ha precisato il Sottosegretario Letta, è finalizzata a dare risalto internazionale alle celebrazioni. Il programma prevede che i Capi di Stato e di governo partecipino alla parata e, dopo aver presenziato ad una colazione presso il Quirinale, diano in Campidoglio un saluto all’Italia.

Infine, Il sottosegretario Letta ha precisato che, per il solo 2011, il 17 marzo sarà dichiarato festa nazionale.

Giuseppe Garibaldi: la Storia di un Eroe Italiano

Tutti hanno sentito parlare di Giuseppe Garibaldi e non solo in Italia. Non a caso è così famoso da essere stato soprannominato l’eroe dei due mondi. Su di lui e sulle sue imprese, sui suoi compagni d’armi e sui suoi amori si sono spesi fiumi di inchiostro.  Nella visione pro-Risorgimentale se ne narrano solo le imprese. Come in ogni avvenimento storico, però, ci possono essere delle zone di ombra che solo le ricerche storiografiche più accurate e meno sentimentali sono in grado di scoprire. Ovviamente la formazione del regno di Italia, che molto si deve alle imprese garibaldine, ha portato dietro di sè anche tanta violenza e tanta ingiustizia.Tuttavia, Garibaldi è l’emblema del coraggioso uomo che pone innanzi a sè i propri ideali, dimentico dei rischi e dei propri egoismi.

Presidente della Repubblica Italiana: Ruolo, Funzioni e Responsabilità

Nel sistema politico italiano, il presidente della Repubblica ne è la figura più importante. Nella sua figura si racchiude l’immagine della Repubblica stessa ed egli la rappresenta in ambito nazionale ed internazionale, così come previsto dalla Costituzione Italiana. Il Parlamento lo elegge in seduta comune assieme ai rappresentanti delle Regioni, come previsto all’art. 83, tramite scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell’assemblea.  Se non si raggiunge la maggioranza, alla seconda votazione sarà bastante una maggioranza assoluta. Si occupa della convocazione della seduta il presidente della Camera e ciò deve avvenire trenta giorni prima della scadenza del mandato presidenziale. Nel caso di dimissioni, o morte oppure impedimento, i termini si riducono a quindici giorni. Nel caso in cui le camere siano state sciolte, o manchi un trimestre alla loro decadenza, invece, l’elezione del Presidente deve assolutamente avvenire entro il quindicesimo giorno dalla riunione delle camere subentranti.

Il momento da cui il presidente assume le sue responsabilità è il giuramento davanti al Parlamento in seduta comune, privo dei suo delegati regionali, che sono in un numero massimo di 58 elementi. Da quella data partono i sette anni del suo mandato. Questo lungo periodo è pensato per oltreppasare quello delle camere e di fatto lo svincola da legami dall’organo che lo aveva eletto e lo fa diventare elemento legante tra il parlamento uscente e quello entrante. Di fatto non ci sono limiti nella rielezione del presidente, non esiste un veto sul numero dei mandati di elezioni. Si è verificato un caso di doppia elezione consecutiva in tempi piuttosto recenti (presidente Napolitano).

Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana: Cos’è e Funzioni

La Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, (GU), ha il precipuo compito di portare a conoscenza di tutti le normi vigenti. Si occupa di atti pubblici, ma anche di quelli privati che devono essere diffusi e che così possono essere visionati dai cittadini. Si occupa di tutto ciò che comporta l’attività dei vari ministeri, le disposizione, le collaborazioni gli appalti. Ciò che è scritto sulla sulla Gazzetta Ufficiale è un atto ufficialmente riconosciuto da tutti: è il metodo con il quale lo Stato pubblicizza le sue attività nei confronti della comunità.

Le sue origini

Il 4 gennaio del 1860 la gazzetta dell’allora regno piemontese, cambiò il suo nome in Gazzetta Ufficiale del Regno, a seguito dei moti indipendentistici che avrebbero portare alla nascita dell’Italia. Precedentemente era stato il giornale ufficiale del regno di Sardegna, più precisamente dal 2 agosto 1814 al 3 gennaio 1860. Un ulteriore cambiamento ci fu in seguito quando diventò la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, gestita dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Più recentemente, nell’ottica di un maggior risparmio economico, il Governo ha deciso che la Gazzetta non venga più stampata su carta. Si provvede, quindi, alla sola messa on line. Dal 1 gennaio 2013, è divenuta, quindi, disponibile digitalmente e del tutto gratuitamente.

Capitali d’Italia: la Storia di Torino, Fireze e Roma

Torino fu la prima capitale dell’Italia anche perchè molte sedi istituzionali, tra le quali vari ministeri, la sede del governo ed il re stesso si trovavano in questa città essendo già capitale del Regno di Sardegna nato nel 1713 a partire dal Trattato di Utrecht. Torino, quindi, come capitale del nuovo regno conobbe un periodo di grande splendore con la costruzione di sfarzosi palazzi molti dei quali progettati dal famoso maestro barocco Filippo Juvarra.

Fra questi vi sono Palazzo Madama, la Basilica di Superga, molte chiese e la casina di caccia di Stupinigi. Napoleone Bonaparte lasciò a Vittorio Amedeo III il trono del Regno ma l’incapacità del suo successore, Carlo Emanuele IV, causò la perdita dei territori sabaudi che vennero annessi direttamente alla Francia. Questo periodo determinò cambiamenti radicali sia da un punto di vista organizzativo sia per l’assetto politico e finanziario. Fu solo con il congresso di Vienna che Vittorio Emanuele I riuscì a tornare in possesso di Torino e del Piemonte. La grande madre di Dio fu voluta dal re proprio per testimoniare questo cambiamento.

Bandiera Italiana: Storia, Colori, Foto e Significato

La bandiera italiana è il simbolo dell’Italia e dell’unità nazionale. E’ costituita da tre bande verticali di uguali dimensioni, di colore verde, bianco e rosso. Il tricolore fa parte ormai della cultura italiana da secoli. L’art. 12 della Costituzione Italia è espressamente dedicato alla bandiera italiana e recita testualmente: “La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.”

Storia

Sebbene l’origine della bandiera è spesso fatta coincidere con l’Unità di Italia, la sua comparsa avviene intorno alla fine del 1700. Nel 1794 infatti due studenti condussero una lotta contro il potere per restituire al Comune di Bologna l’indipendenza persa in seguita alla sudditanza agli Stati della Chiesa. Giovanni Battista De Rolandis e Luigi Zamboni scelsero come simbolo di tale contestazione la coccarda francese, sostituendo il blu con il verde.

La Repubblica Romana – Roma 2011 Parco Gianicolo

IL PARCO DEL GIANICOLO.

Al Parco del Gianicolo, scenario di uno degli avvenimenti centrali della nostra storia, sono dedicati diversi interventi. Tra questi, particolarmente rilevanti, saranno il restauro delle Erme con la riorganizzazione della loro segnaletica, del monumento a Giuseppe Garibaldi, della statua di Anita e dell’ossario dei caduti al colle del Pino. Agli ideali della storica Repubblica è dedicata la realizzazione sul muro del Gianicolo di una imponente targa commemorativa in acciaio con incisi i 69 articoli della Costituzione Romana, un progetto in continuità con il memoriale ai Mille di Quarto. Inoltre, nell’ambito di M800, è prevista la creazione del nuovo museo di Porta San Pancrazio.

Il Presidente del Comitato dei Garanti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, prof. Giuliano Amato, si recherà domenica 14 agosto a Pontelandolfo.

Il Presidente del Comitato dei Garanti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, prof. Giuliano Amato, sarà presente alla commemorazione di una delle pagine più oscure degli anni dell’unificazione, un episodio drammatico di guerra civile in cui alla rivolta legittimista venne data una risposta violenta e brutale da parte dell’esercito italiano con eccidi di massa che abbiamo il dovere di non dimenticare nel momento in cui rendiamo onore a chi, costruendo l’unità dell’Itala, ha dato una patria a tutti gli italiani.

Le Donne di Garibaldi

Roma – Giardino della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo – Via Garibaldi 30

Venerdì 22 luglio 2011 ore 21.00

Lo straordinario spettacolo dal titolo “Le Donne di Garibaldi” nasce da una brillante ed affascinante intuizione di Fatima Scialdone per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Un’occasione importante ed originale per rievocare l’Unità d’Italia e Garibaldi attraverso le meravigliose canzoni del Risorgimento. Il tutto raccontato da quattro straordinarie figure di donne che hanno vissuto accanto al nostro Eroe: dai ricordi della madre a quelli di una donna del popolo al suo servizio, Battistina, a quelli di una nobildonna napoletana, Anna De Pace, che lo accompagnerà nel suo ingresso a Napoli nel 1860 ed, infine, a quelli di Anita, indimenticabile figura storica. Un Garibaldi raccontato nelle aspirazioni e nei desideri di queste figure femminili che hanno animato e riempito la sua vita e che, più di ogni altro, lo hanno conosciuto come uomo oltre che come Eroe e che raccontano, così, l’Unità di Italia. Anche loro, dunque, “Donne dell’Unità d’Italia”.

“Tutt’altra Italia io sognavo…” mostra su Giuseppe Garibaldi a Castel Sant’Angelo

Roma, Castel Sant’Angelo – Sala Paolina

Mostra su Giuseppe Garibaldi dall’ 08/11/2010 al 03/04/2011

In occasione delle Celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, il Presidente del Comitato dei Garanti per le celebrazioni del 150˚ anniversario dell’Unita d’Italia, Giuliano Amato, e il sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Giro inaugureranno la mostra “Tutt’altra Italia io sognavo…” dedicata alla figura di Giuseppe Garibaldi. L’esposizione organizzata dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e dal Polo Museale della Città di Roma è curata da Lorenzo Zichichi e Cristina Tronca.

Romagna Liberty

La brillante iniziativa culturale “Romagna Liberty”, ideata e progettata da Andrea Speziali, è già stata presentata il 27 luglio, in una delle sale del Palazzo del Turismo, nel cuore di Riccione. La mostra fotografica, dal 18 agosto al 28 settembre, trova, invece, la sua giusta celebrazione nella fascinosa cornice dell’Hotel de La Ville di Riccione, un edificio in puro stile liberty. Essa utilizza in gran parte il materiale appositamente raccolto da A. Speziali per la stesura degli articoli pubblicati sull’omonima rubrica curata per il quotidiano “La Voce di Romagna’”. Ad essa si aggiungono numerose illustrazioni e cartoline sia di ville ancora esistenti, sia di villini ormai demoliti ma immortalati nelle cartoline del tempo, nonchè planimetrie originarie d’epoca di villini importanti come la dimora Antolini a Riccione dell’Architetto Mario Mirko Vucetich. La mostra intende, così, proporre un’interessante viaggio nel tempo tra le ville cittadine di Bologna e quelle balneari di Rimini e Riccione.

Restauri Opere d’Arte

Mercoledì 7 dicembre, ore 17

Istituto Mazziniano – Museo del Risorgimento, Via Lomellini 11

DSC_0002In occasione delle Giornate Mameliane, edizione 2011 viene presentato al pubblico un altro piccolo ma significativo passo sulla strada del recupero e valorizzazione del patrimonio monumentale della nostra città, ovvero il restauro del modello in gesso del monumento a Giuseppe Mazzini di Giulio Monteverde, realizzato nel 1874 per il monumento in marmo eretto in Plaza de Roma a Buenos Ayres.

LE DONNE CHE HANNO FATTO L’ITALIA

LE DONNE CHE HANNO FATTO L’ITALIA

Roma, Complesso del Vittoriano

Salone Centrale

Via San Pietro in Carcere (Ala Brasini)

7 dicembre 2011 – 20 gennaio 2012

COMUNICATO STAMPA

In occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Complesso del Vittoriano ospita dal 7 dicembre 2011 al 20 gennaio 2012 la mostra “Le donne che hanno fatto l’Italia” che, attraverso dipinti, foto, filmati, documenti, abiti, giornali, cimeli, ricostruisce un percorso che attesta come le donne abbiano fortemente contribuito al processo di unificazione, ai cambiamenti e alla crescita del Paese.

Le celebrazioni passate

Il Cinquantenario del 1911
«Un mezzo secolo è trascorso dal giorno in cui Camillo di Cavour otteneva che il Parlamento trasformasse in legge l’alta visione della patria Unità, che nella coscienza del grande statista già era salda certezza, ma in molte anime soltanto lontana speranza.» (dal discorso inaugurale del conte Enrico di San Martino in Roma. Rassegna illustrata dell’Esposizione del 1911, marzo 1911)
Il Centenario del 1961
L’Italia che si apprestava a celebrare il centenario dell’unità era una nazione completamente diversa da quella del 1911. Le due guerre mondiali, il fascismo, la resistenza, la nascita della Repubblica e l’approvazione della Costituzione avevano modificato in maniera sensibile la coscienza storica e le condizioni del paese. Allo stesso tempo il “miracolo economico” ne stava rapidamente cambiando la geografia e le strutture sociali.

Progetto 150 Italiamobile: Unità tra storia e innovazione

I 150 anni dell’Unità d’Italia: una ricorrenza attesa e carica di significati che merita d’essere celebrata all’insegna dell’innovazione, con uno sguardo rivolto alla storia del Paese.
Per questo, in occasione delle celebrazioni che accompagnano l’anniversario dei “150”, la Presidenza dei Consiglio dei Ministri-Unità tecnica di missione per i 150 anni dell’Italia Unita, il Ministro del Turismo-Struttura Tecnica di missione per il rilancio dell’immagine dell’Italia e la Direzione Generale per la Valorizzazione del MiBAC, hanno dato vita al progetto 150 ITALIAMOBILE: un’applicazione istituzionale per smartphone e un evento artistico “in movimento”.

L’intero progetto ideato e coordinato da Artchivium è concepito per avvicinare i cittadini alle vicende dell’Unità e informare sugli eventi legati alle celebrazioni in programma per tutto il 2011.