Investire Oggi in Obbligazioni: Le Migliori Obbligazioni da Comprare Oggi

L’obbligazione è uno degli strumenti finanziari “tradizionali”. Si tratta di un titolo emesso da società o stati per raccogliere denaro a debito. Si tratta di un tipo di security e, insieme alle azioni privilegiate è la principale security a rendita fissa. Garantiscono all’acquirente (o creditore) il rimborso del capitale più un interesse anche se le modalità possono variare a seconda del tipo di obbligazione, come vedremo più avanti.

Di per sé le obbligazioni sono uno strumento finanziario relativamente semplice da capire: un soggetto (stato o società) si indebita verso un acquirente e promette la restituzione del capitale più degli interessi. Questa è la base, ma vi sono poi diversi tipi di obbligazioni, vediamo quelle più comuni per capire assieme se e come abbia senso investire in obbligazioni.

Tipologie di obbligazioni

Vi sono molti tipi di obbligazioni. Tra le più comuni abbiamo:

  • Obbligazioni a tasso (o cedola) fissa. Sono le più comuni in assoluto, e l’ammontare del tasso rimane fisso durante tutta la vita del titolo. Esempio: una obbligazione con capitale investito di 10.000 euro con cedola/tasso al 5% per dieci anni frutterà 500 euro per 10 anni, e allo scadere il debitore restituirà i 10.000 euro di capitale.
  • Obbligazioni indicizzate o a tasso/cedola variabile. Il tasso in questo caso varia durante il periodo del titolo, di solito in un modo legato ai tassi di interesse. Spesso viene aggiunto anche una sorta di importo fisso, definito spread. Esempio: una obbligazione di questo tipo con un capitale investito di 10.000 euro ed uno spread di 2,5% frutterà 250 € l’anno, più una percentuale che dipenderà dal tasso di interesse. Allo scadere dei 10 anni il debitore restituirà il capitale investito (10.000 euro).
  • Obbligazioni step-up o step down. In questo caso il tasso investito aumenta (step up) o diminuisce (step down) in una maniera prepattuita. Con l’esempio precedente (capitale 10.000 euro per dieci anni) una obbligazione step up potrebbe partire con un tasso del 1%, per diventare 1,5% il secondo e così via, dando quindi rendimenti crescenti. Le obbligazioni step down funzionano al contrario: partendo per esempio dal 5% il primo anno potrebbe essere 4,5% il secondo e così via.

Vi sono molte altre tipologie di obbligazioni come le obbligazioni convertibili (che danno la possibilità di conversione in azioni), le obbligazioni senza cedola (che non danno una rendita annuale ma la restituiscono a fine vita insieme al capitale), le obbligazioni strutturate (la cui rendita dipende da un’altra attività) e molte altre. Vale assolutamente la pena di analizzare le tipologie di obbligazioni che ci troviamo davanti quanto iniziamo ad investire in obbligazioni, soprattutto se sono di qualche tipo più raro con cui non abbiamo familiarità.

investire in obbligazioni
Investire in obbligazioni

Il rischio di credito

Le obbligazioni, salvo casi particolari, sono un tipo di asset finanziario relativamente sicuro, o quantomeno più sicuro di azioni o altri strumenti come CFD o ETF. Questo le rende una buona scelta per investitori che hanno una tolleranza di rischio medio-bassa e per chi vuole diversificare il proprio portafoglio (non a caso, sono i più comuni strumenti finanziari in Italia).

Va considerato che meno rischioso non significa non rischioso e le obbligazioni hanno un rischio di credito, che deriva soprattutto dalla possibilità di fallimento dell’ente emittente: se l’emittente (società o stato) fallisce, le obbligazioni non verranno ripagate. La decisione di che obbligazione comprare diventa quindi molto importante, e fare due diligence sulla società o stato di cui stiamo andando a comprare obbligazioni è fondamentale se vogliamo investire in obbligazioni.

Tassi di interesse e inflazione

In tutti i mercati finanziari vale il concetto che più rischi equivalgono a più (possibili) guadagni. Investire in obbligazioni è più sicuro rispetto ad investire in azioni o altri asset, e quindi si hanno tassi normalmente più bassi. Come tutte le regole anche questa ha le sue eccezioni: obbligazioni molto rischiose, con alto rischio di default, propongono spesso tassi più alti.

Il grande nemico delle obbligazioni è l’inflazione. Se il tasso di inflazione è più alto rispetto ai tassi di interesse il creditore sta perdendo soldi sul capitale investito e l’obbligazione si è rivelato un cattivo investimento. Facciamo un esempio: abbiamo investito un capitale di 10.000 euro in obbligazioni a cedola/tasso fisso pari a 1,5% ma l’inflazione è pari al 2%. Questo significa che ogni anno i 10.000 euro che abbiamo investito hanno un valore reale che scende di 200 euro, mentre ne guadagniamo dalle cedole 150. Alla fine dei dieci anni avremo perso 500 euro.

L’inflazione è un valore che è difficile calcolare su tempi lunghi, ma prima di fare le nostre scelte è utile studiare quale tasso gli esperti si attendono per gli anni a venire. Il valore è calcolato e non è detto che sarà corretto, ma sicuramente è uno strumento utile per evitare cattive sorprese e cercare di evitare investimenti obbligazionari con rendimenti a zero.

Conviene investire oggi in obbligazioni?

Domandarsi se conviene investire in obbligazioni è lecito, anche considerando quante abbiano valori di rendimento inferiori ad un punto percentuale e sicuramente inferiori all’inflazione. La risposta è nella parola chiave che deve essere alla base della strategia di un investitore intelligente: diversificazione. Per evitare di mettere tutte le uova in un solo paniere è essenziale avere un buon mix di prodotti di investimento. Le obbligazioni, con il loro rischio molto basso, non hanno un vero possibile sostituto all’interno degli asset finanziari. Detto questo, non tutte le obbligazioni sono create uguali, e si può guadagnare anche investendo in obbligazioni purché si scelga con un certo criterio.

Come scegliere le migliori obbligazioni da comprare

Oltre al solito check sui rating che ogni investitore dovrebbe fare (o far fare per sé dal suo consulente finanziario) cos’altro si può fare per far si che le proprie obbligazioni diano il meglio? La parte importante è scegliere le tipologie di obbligazioni giuste. Per quanto le obbligazioni a cedola fissa rimangano la tipologia più comune, tra le più interessanti per investire oggi in obbligazioni ci sono le ILB: obbligazioni indicizzate all’inflazione, le obbligazioni convertibili e, se si vuole rischiare, i fondi obbligazionari high yeld. Vediamoli uno per uno.

  • Obbligazioni indicizzate all’inflazione. Come si evince dal nome, queste obbligazioni sono create per mettere al riparo il creditore dal rischio di inflazione. Le ILB collegano infatti il capitale e gli interessi all’inflazione, calcolata su scala nazionale o del continente. Facciamo un esempio. Assumiamo di aver investito oggi in obbligazioni 10.000 euro per 1 anno con un tasso del 1% ma con in obbligazioni indicizzate all’inflazione. Al primo anno, l’inflazione è salita al 4%. La cedola del primo anno non sarà 100 euro, ma 400 (collegata all’inflazione) e il capitale restituito sarà 10.400 euro.
  • Obbligazioni convertibili. Queste obbligazioni consentono al creditore di scambiarle con un certo numero di azioni della società stessa alla fine di un periodo prestabilito. Per esempio: assumiamo di aver investito 10.000 e di aver comprato con essi 1.000 obbligazioni di una (o più) società con un rapporto di conversione di 1 azione per ogni 2 obbligazioni possedute (il numero reale è fissato nel contratto stesso). Alla fine del periodo di vita dell’obbligazione (durante il quale abbiamo percepito gli interessi), possiamo quindi scambiare il nostro capitale con 500 azioni. Se questo ci conviene dipende dal valore che le azioni stesse hanno sul mercato. Assumiamo che ogni azione valga 25 euro. 500 (n. azioni) x25 (valore azioni) = 12.500; in questo caso conviene convertire le obbligazioni in azioni. Se invece un’azione vale per esempio 15 euro, il calcolo diviene 500×15=7.500 rendendo la convertibilità sconsigliata.
  • Fondi obbligazionari high yeld. In questo caso si tratta di strumenti finanziari che, per quanto siano obbligazioni, hanno rischi di default più elevati rispetto alla media. Possono essere un buon prodotto per investitori con una tolleranza al rischio medio/alta o alta.

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