Investimenti di Poste Italiane: Conviene Investire il Patrimonio nelle Poste?

Per tradizione, nel nostro paese, il risparmio postale è stata una delle principali forme di accantonamento per il ceto medio. A causa di una diffusione pressoché capillare degli uffici postali su tutto il territorio nazionale, anche nelle zone più impervie e rurali del paese, e complice anche la storica presenza statale nell’azienda Poste, che la qualifica da sempre quale azienda privata ma partecipata dallo Stato (il Ministero delle Finanze detiene ancora oggi il 29,6% del capitale sociale), Poste SPA ha sempre rappresentato un marchio simbolo di solidità e affidabilità così da diventare un vero e proprio punto di riferimento per le famiglie italiane, molto più di qualsiasi altra azienda o istituto di credito.

Cerchiamo però di vedere le cose da un punto di vista oggettivo. Poste è veramente un partner affidabile per la gestione dei nostri risparmi oppure per qualcuno è stata, ed è ancora oggi, semplicemente la scelta più comoda a causa di pigrizia o poca lungimiranza? Conviene davvero investire nei prodotti di Poste Italiane?

Gli investimenti di Poste Italiane

Libretti postali

Ci sono i classici libretti postali, emessi da Cassa depositi e prestiti S.p.A. e garantiti dallo Stato italiano. I libretti sono disponibili in diverse tipologie. Hanno il vantaggio di non avere alcun costo di apertura, chiusura e gestione, ad eccezione degli oneri di natura fiscale, sono garantiti dallo Stato e soprattutto non comportano vincolo per le somme ivi contenute che restano sempre disponibili.

I rendimenti sono però molto bassi (si parla di un tasso lordo dello 0,1%) su cui dovrà poi essere calcolata la tassazione sui rendimenti al 26%, oltre eventuale imposta di bollo per i depositi oltre i 5000 euro.
Dal mese di aprile 2022 Poste ha lanciato l’offerta SuperSmart 180 giorni, che permette di ottenere un tasso di interesse più elevato sulle somme accantonate al momento della scadenza e Supersmart Premium 150 giorni rivolta ai titolari di Libretto Smart che apportano nuova liquidità. In questo caso il tasso lordo garantito si alza allo 0,75%.

investimenti di poste italiane
Investimenti di Poste Italiane

Buoni fruttiferi postali

Altro storico strumento di Poste, i buoni fruttiferi postali sono dei prodotti di investimento finanziario a medio e lungo periodo garantiti dallo Stato Italiano che non presentano costi di collocamento, gestione o di rimborso e che hanno una tassazione agevolata. Le cifre investite inoltre si possono inoltre svincolare in qualsiasi momento.

I rendimenti dei Bfp però sono molto bassi, addirittura inferiori rispetto ai Bot e questo perché appaiono molto più sicuri. Dobbiamo considerare che, almeno secondo le ultime previsioni di Poste, i buoni fruttiferi a 16 anni (buoni 4×4) avranno un rendimento lordo pari allo 0,75%.

Questa forma di investimento ha solo dei vantaggi nella fiscalità: la tassazione sui rendimenti è del 12,50% invece che del 26% degli altri strumenti finanziari, e nella gestione dei rischi: si tratta di buoni emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato Italiano. Sul mercato è difficile trovare qualcosa di meno rischioso ma i punti di forza, oggi, finiscono qui.

Polizze assicurative

Esistono poi numerose polizze assicurative emesse da Poste, sia miste a versamenti ricorrenti che multiramo (ramo I e III) cioè polizze che legano le proprie prestazioni sia con una gestione separata (ramo I), che a quote di organismi di investimento collettivo del risparmio o ad un indice azionario o ad altro valore di riferimento (ramo III).

Il vantaggio di questi prodotti è nell’avere collegata anche una copertura vita (cioè un capitale assicurato in caso morte) ma i rendimenti non sono eccellenti, anche perché le spese di gestione ne minano alla fine le prestazioni.

Tanto per fare un esempio il prodotto Poste Progetto Dinamico, polizza vita multiramo con durata 15 anni, sebbene non preveda costi di emissione in partenza, poi prevede un costo su ciascun premio ricorrente dell’1,50%, una commissione annua sul rendimento della Gestione Separata pari all’1,40% e ulteriori commissioni di gestione del fondo interno assicurativo pari all’ 1,60% del suo valore comprensivo netto.

Fondi comuni d’investimento

Anche Poste Italiane, negli ultimi anni, ha deciso di collocare prodotti finanziari per raccogliere i risparmi di tanti investitori in un unico patrimonio che viene poi impiegato da professionisti per investire in molteplici attività quali azioni, obbligazioni, liquidità ed altri strumenti finanziari. L’investimento può essere effettuato o con un versamento in unica soluzione (PIC) o attraverso Piani di Accumulo (PAC).

Bancoposta Azionario Internazionale, Euro e BancoPosta CedolaChiara Marzo 2023 e BancoPosta Focus Rilancio Giugno 2027 sono i principali prodotti al momento sul mercato, ma il numero in realtà è più ampio.
Ciascuno si differenzia per differenziazione del patrimonio investito tra obbligazionario e azionario ma anche qui i rendimenti, se paragonati ad altri prodotti della stessa tipologia di rischio presenti sul mercato, sono esigui.

Conviene davvero investire negli strumenti di Poste Italiane?

È difficile rispondere in maniera netta sulla convenienza o meno dei prodotti di risparmio/investimento emessi da Poste Italiane SPA. Si può però fare un bilancio tra pregi e difetti: sicuramente la sicurezza del capitale investito è il principale vantaggio di un investimento in poste (la garanzia dello Stato su alcuni prodotti potrà tranquillizzare molti risparmiatori); sui rendimenti invece è molto probabile che, sia compagnia primarie di assicurazione che alcune banche, possano proporre prodotti più performanti, specie nel lungo periodo.

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