Chi sceglie soluzioni d’investimento con un orizzonte temporale di lungo termine può trarre vantaggio dall’interesse composto, un meccanismo alla base del successo di grandi investitori come Warren Buffet. Questa semplice formula matematica permette di aumentare gradualmente il capitale investito, portando ad una crescita esponenziale del rendimento. Quello di interesse composto è un concetto da conoscere assolutamente quando ci si appresta a prendere decisioni finanziarie, eppure per molte persone rappresenta ancora un terreno sconosciuto. Ecco perché nell’articolo che segue tratteremo l’argomento nel dettaglio, focalizzandoci su cos’è, come si calcola e qual è la formula dell’interesse composto.
Cos’è l’interesse composto: definizione
Com’è noto, l’interesse è il compenso che spetta a chi presta un certo capitale. Si definisce “interesse composto” quello che si ottiene incorporando al capitale iniziale l’interesse maturato alla fine di ogni periodo, in modo che anche quest’ultimo sia fruttifero d’interesse. In altre parole, si tratta della produzione di interessi sugli interessi.
Nel regime dell’interesse composto, gli interessi maturati, invece di essere incassati dal creditore, si aggiungono al capitale iniziale (in linguaggio tecnico si dice che si “capitalizzano”), andando a incrementare la somma investita. Di conseguenza, nel periodo successivo, gli interessi saranno calcolati non sul capitale iniziale ma su quello aumentato, rendendo la curva di crescita esponenziale e non lineare.
Sebbene si possano avere dei ritorni discreti anche sul breve periodo, le soddisfazioni maggiori si hanno sul lungo periodo in quanto ci si ritroverà un capitale moltiplicato. Ciò che conta, quindi, non è tanto avere un ritorno sull’investimento molto elevato, bensì che questo possa ripetersi per il periodo più lungo possibile.

Come si calcola
Per capire come funziona l’interesse composto, immaginiamo di investire 10 mila euro, guadagnando in un anno un interesse del 5%. Questo significa che al termine del periodo avremo generato una plusvalenza di 500 euro. Se invece di intascare questi interessi, decidiamo di reinvestirli, nel periodo successivo il rendimento sarà calcolato su un capitale di 10.500 euro, e così via di anno in anno.
Il periodo di capitalizzazione, ossia quello al cui termine gli interessi sono aggiunti al capitale, iniziando a produrre interessi, può essere espresso in anni oppure in una frazione di anno. Ovviamente, maggiore è il numero di pagamenti in un anno, maggiore sarà il rendimento.
L’interesse composto si calcola sottraendo al montante in capitalizzazione composta il capitale investito. Se lo determinassimo calcolando l’interesse periodo per periodo e capitalizzando ogni volta, il procedimento diventerebbe troppo lungo. Per fortuna esiste una formula che ci permette di calcolare l’interesse composto velocemente.
La formula matematica per calcolarlo
Per calcolare l’interesse composto è necessario conoscere:
- l’ammontare del capitale investito (P);
- il tasso di interesse espresso in forma decimale (r);
- il numero di pagamenti durante l’anno (n);
- il numero di anni in cui il capitale rimarrà investito (t).
Senza voler entrare nei meandri della matematica finanziaria, la formula per calcolare l’interesse composto è la seguente:
- P (1+r/n)nt – P
Perché è utile saper calcolare l’interesse composto
Saper calcolare l’interesse composto è cruciale in ambito finanziario in quanto gli effetti di questa formula sono alla base di molte strategie di investimento. La produzione di interessi sugli interessi si traduce in una crescita esponenziale del capitale investito, determinando a lungo andare un aumento del rendimento tanto più accentuato quanto più lunga è la durata dell’investimento.
Inoltre, la formula matematica dell’interesse composto ci permette di fare una stima realistica del rendimento di un investimento con tasso fisso. In questo modo, potremo confrontarne i vantaggi rispetto ad altre forme di investimento e decidere dove allocare le nostre risorse.
Quando si usa: investimenti e ambito finanziario
L’interesse composto si applica a quei tipi di investimento o di risparmio che pagano un interesse ed è particolarmente utile per chi investe con un orizzonte di lungo periodo.
Attualmente, poiché i tassi d’interesse sono molto bassi, l’effetto dell’interesse composto sui conti di deposito è modesto. Per approfittare di questo meccanismo una buona soluzione è investire, almeno in parte, in strumenti finanziari più redditizi, come, ad esempio, le azioni, che a intervalli periodici maturano dei dividendi che possono essere reinvestiti, e i proventi dei titoli azionari, che possono essere regolarmente reinvestiti, generando nuovamente dei rendimenti.
In alternativa, si possono scegliere gli ETF (Exchange Traded Fund), fondi che replicano fedelmente un indice di borsa. In linea generale, è meglio prediligere i prodotti di investimento ad accumulazione, cioè caratterizzati dal fatto che non distribuiscono cedole ma le incorporano nel capitale investito.
L’interesse composto non è sempre vantaggioso perché può essere applicato anche sul rimborso dei debiti. Nel caso dei prestiti bancari si parla di anatocismo, che nel nostro ordinamento è considerato un illecito civile.
Differenza tra interesse composto e semplice
L’interesse composto si calcola sul capitale iniziale aumentato degli interessi maturati alla fine di ogni periodo, mentre l’interesse semplice viene sempre calcolato sul capitale iniziale, a prescindere dalla durata dell’investimento o del prestito.
In sostanza, la differenza tra interesse composto e semplice è che il primo è fruttifero mentre il secondo no in quanto il rendimento non viene aggiunto al capitale iniziale. Va da sé che l’investimento con interesse composto è più conveniente di quello con interesse semplice per l’investitore. Se la differenza sembra poca cosa sul breve periodo, su un orizzonte di molti anni diventa sempre più importante. Immaginiamo un investimento di 10.000 € con un rendimento annuo del 5%: dopo 10 anni chi ha sfruttato l’interesse composto guadagnerà 6.289 € contro i 5.000 € di chi ha scelto l’interesse semplice. Dopo 30 anni, il guadagno per chi ha operato con interesse composto sarà di 33.219 € contro i 15.000 € di chi ha investito con interesse semplice.