Lo zucchero, come tutte le materie prime coltivate e lavorate, è una soft commodity e viene quotata in borsa, come il caffè, il grano, il cacao e il cotone. Tuttavia non c’è bisogno di acquistare lo zucchero fisicamente, per poter investire, in quanto ci sono strumenti finanziari mirati per la speculazione come gli ETF (anche se in Europa si chiamano ETC, quelli relativi alle materie prime).
Perché investire nello zucchero: conviene?
Il prezzo dello zucchero dipende da molti fattori, in quanto la sua produzione è soggetta ad elementi che rendono le quotazioni molto volatili. Questo aspetto è molto apprezzato da coloro che operano con titoli a rischio come questo, perché i guadagni possono essere elevati, ma anche le perdite possono non essere da meno. Tuttavia stiamo parlando di un prodotto la cui domanda è in crescita: ebbene sì, nonostante la tendenza mondiale vada nella direzione di diminuire il consumo di zucchero, le previsioni sono comunque al rialzo perché viene utilizzato sempre più nella produzione di combustibili bio, come il bio-etanolo. Se quindi abbiamo una riduzione nel campo alimentare, la sua versatilità fa sì che ci sia un forte impiego in altri settori.
Quando ci riferiamo al prezzo dello zucchero dobbiamo comprendere di cosa si tratta: non stiamo parlando naturalmente del prodotto al dettaglio, ma della canna da zucchero, scambiata alla London Stock Exchange e della barbabietola, scambiata al NYSE. L’indice di riferimento più importante, che dà una media del prezzo mondiale dello zucchero, è il Bloomberg Sugar Subindex che si basa sui futures: sono questi gli strumenti con cui questa materia prima viene scambiata. Si tratta di derivati che agevolano la contrattazione in borsa grazie a contratti in cui ci si impegna ad acquistare o vendere il sottostante, a un prezzo prefissato, entro una certa scadenza.

Cosa influenza il prezzo dello zucchero
Così come per tutte le materie prime soggette a coltivazione, anche lo zucchero risente degli aspetti climatici in positivo e in negativo: viene coltivato in zone dal clima tropicale e il riscaldamento globale sta colpendo con alluvioni ed eventi nefasti sempre di più questi posti, per cui è sufficiente una sola gelata, particolarmente intensa, per compromettere i raccolti e far lievitare i prezzi. La politica e la geopolitica sono altri aspetti fondamentali, così come le scelte in materia sanitaria, più o meno restrittive, sul consumo dello zucchero (sugar tax, per fare un esempio). Inoltre ci sono i dazi, il marketing, gli accordi fra Stati: tutto questo contribuisce a formare il prezzo dello zucchero.
Cosa sono gli ETF sullo zucchero e come investire
Gi ETF sono fondi a gestione passiva che replicano, scostandosi di poco, l’andamento di un indice azionario, obbligazionario o di materie prime. Sono molto convenienti perché non prevedono analisi di mercato approfondite, dal momento che non si propongono di battere il benchmark, come accade nella gestione attiva, e i costi sono limitati a fronte di un investimento interessante. Per investire in ETF è possibile rivolgersi alla propria banca, oppure a una società di intermediazione mobiliare (SIM), oppure ancora, iscriversi a una piattaforma di broker online come eToro, una delle più affidabili e importanti del mondo, che offre numerose possibilità di investimento con strumenti finanziari sempre più innovativi e alla portata di tutti.
I migliori ETF sullo zucchero sulla Borsa Italiana
Nel caso dello zucchero, non ci sono molte alternative, perché il titolo è uno solo e l’ETF più scambiato è quello di WisdomTree, se si vuole investire a Piazza Affari. Ad ogni modo, questo si ramifica in altri tre ETF, due a leva e uno con copertura valutaria: scopriamo quali sono.
WisdomTree Sugar
In replica sintetica dello Bloomberg Sugar Subindex, questo ETF è quello più semplice e non prevede copertura valutaria. Lo zucchero è quotato in dollari, per cui le oscillazioni del cambio spesso possono causare delle notevoli differenze di prezzo, quando si chiudono le contrattazioni. Il patrimonio del fondo è di 20 milioni di euro e le commissioni sono dello 0,49%.
WisdomTree Sugar EUR Daily Hedge
Quando si legge “hedge” su un ETF è perché siamo in presenza di una copertura valutaria. È sempre in replica dell’indice di Bloomberg, viene negoziato in euro e si differenzia dal primo proprio perché protegge gli investitori dei rischi dovuti al cambio. Il suo fondo è di 2 milioni di euro.
WisdomTree Sugar 2X Daily Leveraged
Ecco che abbiamo il primo strumento a leva, che replica al 200% il Dow Jones-UBS Sugar Subindex SM, un “pezzo” del Bloomberg che negozia con contratti a scadenza più ravvicinata. Il patrimonio è di 4 milioni di euro e le commissioni sono decisamente più alte, a causa della leva, e si attestano allo 0,98%.
WisdomTree Sugar 3X daily Leveraged
Simile a quello precedente, ma la leva è X3: si tratta quindi dell’ETF che potenzialmente può far guadagnare di più ma il cui rischio è molto elevato e consigliato soltanto a investitori consapevoli. Anche in questo caso la commissione è dello 0,98% e il fondo è sempre di 4 milioni
Come scegliere l’ETF migliore e valutare l’investimento
Abbiamo visto che l’investimento nello zucchero può essere profittevole e che il futuro è roseo per questa soft commodity. Tuttavia, quando andiamo a scegliere l’ETF migliore, è importante sapere quello che si fa: la leva X2 e X3 consentono sì di aumentare la propria esposizione sul mercato, ma la perdita potrebbe essere altrettanto onerosa: la saggezza in questo caso è sempre opportuna e andremo a selezionare l’ETF che sappiamo può darci soddisfazione e che, anche nel caso di perdita, siamo in grado di gestire.