L’acqua è l’oro del terzo millennio. Indispensabile per la vita e considerata – a torto – inesauribile, è destinata a diventare una risorsa strategica in un futuro nemmeno troppo remoto. Molti analisti ritengono che le prossime guerre scoppieranno per il controllo sull’acqua. Nel passato la fonte di ogni conflitto sono stati i metalli preziosi; oggi, le guerre scoppiano per garantirsi l’accesso a petrolio e gas naturale; domani imbracceremo i fucili per rivendicare l’acqua, risorsa fondamentale e indispensabile per la sopravvivenza della specie umana.
Perché investire sull’acqua: conviene?
L’acqua è assolutamente indispensabile per la sopravvivenza della specie umana: viene utilizzata non solo per usi domestici (bere, cucinare, lavarsi) ma anche nella produzione industriale. Per molti decenni, l’acqua è stata considerata una risorsa completamente rinnovabile e, pertanto, si è posta poca attenzione nel suo utilizzo. Oggi, con l’aumento della domanda dovuta alla crescita costante delle popolazione mondiale e all’incremento della capacità industriale dei Paesi poveri, ci stiamo finalmente rendendo conto che l’acqua non è un bene inesauribile. Al contrario, invece, di acqua di qualità ce n’è sempre meno, a causa dell’inquinamento e degli sprechi degli ultimi decenni.
Oggi, oltre un miliardo di persone non ha acqua potabile a disposizione, e circa 3,5 miliardi non ne hanno a sufficienza. In futuro, la situazione è destinata a peggiorare: l’OCSE stima che entro il 2025 circa 2 persone su 3 non potranno accedere con continuità alle fonti di acqua potabile, e le Nazioni Unite prevedono che entro il 2035 la richiesta di acqua a livello mondiale aumenterà dell’85% rispetto al presente.
La fornitura dell’acqua, in futuro, sarà una delle sfide chiave che l’umanità dovrà affrontare. Alla luce di tutto questo, la finanza considera questo bene come uno dei megatrend del futuro: per questo motivo, varie compagnie hanno emesso degli ETF basati sull’acqua, ad alto potenziale di redditività.

Come investire sull’acqua in Italia
È possibile che in futuro l’acqua diventi un bene rifugio, proprio come lo sono oggi l’oro e il petrolio. Man mano che diventerà sempre più scarsa, il suo prezzo inizierà a fluttuare in maniera imprevedibile, e potrà essere frutto di speculazioni. Ma, per ora, gli investimenti diretti sul valore dell’acqua non sono ancora possibili.
Varie compagnie hanno tuttavia messo a disposizione degli ETF (ossia dei pacchetti azionari calibrati per tentare di replicare l’andamento di un indice benchmark) composti da azioni di aziende attive nella fornitura di acqua, nel suo trattamento, nelle infrastrutture necessarie per la distribuzione (tubature, fognature, pompe, ecc) e nella gestione delle reti.
Per acquistare questi ETF, puoi rivolgerti ad un intermediario bancario o ad un consulente finanziario, che sapranno guidarti nella scelta del pacchetto più adeguato in base al tuo profilo di rischio e alle tue aspettative. In alternativa, puoi affidarti ad una delle tante piattaforme di broker online: è un mondo variegato, ma se ti affiderei ad una piattaforma affidabile e controllata (come, ad esempio, eToro), potrai fare investimenti in relativa sicurezza.
I migliori ETF sull’acqua sulla Borsa Italiana
Al momento, gli ETF disponibili sulla borsa italiana per investire sull’acqua sono ancora relativamente pochi; tuttavia, esistono alcune soluzioni molto interessanti, tra cui le seguenti:
L&G Clean Water UCITS
Emesso a luglio 2019, ha attualmente una dimensione di poco meno di 300 milioni di dollari. Si scambia in dollari e ha domiciliazione in Irlanda. Il suo titolo benchmark è Solactive Clean Water Index NTR ed opera con il metodo della replica fisica totale. Contiene titoli di aziende che operano per lo più nei settori industriale (50%) e delle materie prime (25%). Tali aziende sono ubicate primariamente negli Stati Uniti (60%), nel Regno Unito (10%) e nell’area Euro (9%). Il suo ISIN è IE00BK5BC891 e il costo annuo di gestione è dello 0,49%.
iShares Global Water UCITS
Emesso ad inizio 2018, questo fondo che si scambia in dollari, ha una dimensione ragguardevole, pari a circa 1860 milioni di dollari. Domiciliato in Irlanda, mira a replicare l’indice S&P Global Water NR. Le azioni contenute in questo pacchetto rappresentano per lo più i settori dell’industria (60%) e dei servizi di pubblica utilità (37%). Le aziende rappresentate sono situate per lo più negli Stati Uniti (57%), in Gran Bretagna (16%) e nell’Eurozona (9%). Ha un costo di gestione pari allo 0.65% annuo e il suo ISIN è IE00B1TXK627
Lyxor MSCI Water ESG Filtered (DR) UCITS
Lanciato ad inizio 2018, si scambia in euro ed ha una dimensione di circa 1100 milioni di euro. Il suo benchmark dichiarato è l’indice MSCI ACWI IMI Water ESG Filtered NR USD. Le azioni contenute nel pacchetto appartengono per lo più ad aziende operanti nel settore industriale (75%) e dei servizi di pubblica utilità (21%), situate per lo più negli Stati Uniti (60%), nel Regno Unito (16%) e nell’Eurozona (8%). Il suo codice ISIN è FR0010527275, ed il canone annuo di gestione è dello 0.60%.
Come individuare il miglior ETF e valutare un investimento
Questi ETF sono tutti piuttosto giovani e a rischio elevato. Inoltre, sono tutti pensati per dare un rendimento a lungo termine. Sebbene nel 2021 abbiano avuto degli ottimi rendimenti, non c’è modo di prevedere se il trend positivo è destinato a proseguire. Scegliere quello più adatto a te non è un’impresa facile. Devi senz’altro considerare quanto sei disposto a rischiare una perdita di capitale e cosa ti aspetti di ottenere da questo investimento. Ti consigliamo, inoltre, di informarti sulla società emittente di ogni ETF considerato, e sulla sua reputazione e solidità.
Un’approfondita analisi del fondo, per comprendere il livello di differenziazione interna, ti fornirà ulteriori indicazioni sul prodotto verso cui rivolgerti (in linea generale, più un prodotto è differenziato, più basso è il rischio di andare in perdita). Per farti guidare nella scelta puoi affidarti ad un consulente o studiare con attenzione le informazioni contenute nei molti siti web specializzati nell’analisi fondi, da cui potrai trarre anche grafici aggiornati e rappresentazioni dei trend pluriennali.