I progressi nel campo della tecnologia hanno interessato anche il sistema bancario. La maggior parte delle operazioni bancarie, infatti, non avvengono più presso la filiale della banca ma sono fruibili direttamente tramite le piattaforme online delle stesse banche. Tutto ciò ha comportato che le ricevute che attestano il compimento di una determinata transazione da cartacee sono diventate digitali per cui è nata l’esigenze di avere a disposizione un elemento che svolga la funzione di attestazione dell’operazione. Nell’ambito ristretto dei bonifici bancari questa funzione è svolta dal Codice Riferimento Ordine (CRO). Di seguito ti forniremo le indicazioni principali su questo codice, sulla sua funzione e su come rintracciarlo.
In cosa consiste il CRO e come ottenerlo
Il Codice Riferimento Ordine di un’operazione bancaria è un dato composto da 11 numeri che identificano in maniera precisa ed univoca l’esecuzione di una determinata transazione bancaria. Solitamente è possibile visualizzare questo elemento sulla ricevuta di un bonifico eseguito tra due diverse banche. Per renderti più chiaro il concetto facciamo un esempio. Supponiamo che devi predisporre un bonifico bancario a favore di un tuo conoscente che ha la sua banca in una filiale diversa rispetto alla tua. Collegandoti alla piattaforma online del tuo istituto di credito inserirai nell’apposita sezione dei bonifici tutti i dati richiesti e confermerai l’esecuzione dell’operazione.
La piattaforma SEPA, che è quella che gestisce i pagamenti e le transazioni tra differenti banche, identificherà quell’operazione con un codice, il CRO, che sarà identificativo solo e univocamente di quel movimento. Ne consegue che la finalità principale del CRO è quella di fornire al beneficiario la prova che il bonifico in suo favore è stato eseguito, di permetterne una rapida ricerca fornendo l’identificativo del CRO e di verificare anche se l’operazione è stata disposta in modo corretto.
Non devi commettere l’errore di pensare che il CRO venga reso disponibile solo nel caso di operazioni disposte su piattaforma online. Anche se ti rechi presso la filiale della tua banca per effettuare un bonifico allo sportello, il codice ti sarà fornito ugualmente. Un caso particolare può essere quello in cui il CRO non compaia nel momento in cui si dispone il bonifico o, in alternativa, venga comunicato un codice diverso, il codice di transazione o TRN (Transiction Reference Number). Se ti trovi nella prima situazione, ti basterà metterti in contatto con la tua filiale e comunicare gli estremi del bonifico per permettere all’impiegato di identificarlo e di comunicarti il CRO. Nel secondo caso, invece, l’operazione è più semplice in quanto il TRN al suo interno contiene il CRO. Il TRN è infatti un codice di 30 cifre e partendo dalla sesta e arrivando alla sedicesima si ottiene proprio il numero CRO.
Qual è l’importanza del CRO in un’operazione di bonifico bancario
Sono due gli aspetti più importanti che riguardano il CRO di un bonifico bancario. Innanzitutto ti permetteranno di verificare se realmente l’operazione è stata posta in essere e successivamente potrai stabilire se è stata eseguita correttamente. I nuovi standard SEPA stabiliscono infatti che l’accredito sul conto corrente del beneficiario deve avvenire tra le 24 e le 48 ore dal momento in cui è stata disposta l’operazione. Nel caso in cui verificherai che il CRO che ti è stato comunicato è corretto ma l’accredito non è ancora avvenuto, sarà necessario contattare la banca per appurare se siano presenti dei problemi di natura tecnica che hanno comportato un ritardo nell’accredito.