Commodity Trading: Cos’è e Come Funziona il Trading sulle Materie Prime

Le commodities (o materie prime) sono beni che si possono scambiare con altri beni dello stesso tipo. Per i traders, le commodities costituiscono una diversificazione dei propri portafogli, perché il loro costo segue, in genere, trend opposti a quelli delle azioni. In passato, il commodity trading era molto costoso: tempo, denaro e competenze specifiche relegavano questo mercato ai soli trader professionisti. Oggi, le opzioni sono più accessibili per tutti.

Cos’è il commodity trading

Il commodity trading ha una storia molto più lunga rispetto al trading di azioni e obbligazioni. Basti pensare a quanti imperi hanno costruito la propria potenza sulla capacità di scambiare materie prime e creare sistemi commerciali. Ancora oggi, le materie prime sono merce di scambio, in tutto il mondo.  Il commodity trading è lo scambio di asset, tipicamente contratti futures, che si basano sul prezzo di una commodity. Con l’acquisto o la vendita di questi future, i trader scommettono sul valore futuro di una determinata commodity. Se pensano che il suo costo possa aumentare, acquistano futures (o vanno long), se ritengono che il costo crolli, vendono futures (o vanno short).

A livello generale, il principio della domanda e dell’offerta guida tutti i commodity markets. Le fluttuazioni dell’offerta influiscono sulla domanda: se l’offerta è bassa, i prezzi sono alti. Pertanto, qualsiasi interruzione nella fornitura di una commodity (un’epidemia nel bestiame, per esempio) può provocare un picco nella domanda e destabilizzare il mercato. L’andamento dell’economia globale e i progressi tecnologici possono, anche loro, influenzare i prezzi. La maggiore richiesta di metalli industriali da parte di Cina e India (e la loro ascesa in qualità di manifatturieri) ha visto diminuire la disponibilità di metalli come l’acciaio per il resto del mondo.

Il commodity trading moderno ha avuto origine nel 1848 al Chicago Board of Trade, negli Stati Uniti, dove gli agricoltori bloccavano i prezzi di vendita del grano in diversi momenti dell’anno anziché solo in concomitanza con il raccolto (quando i prezzi si abbassavano). Accettando un prezzo in anticipo attraverso contratti futures, sia l’agricoltore sia l’acquirente erano tutelati dalle fluttuazioni di prezzo. Oggi il mercato delle commodities è più sofisticato. Ed è poossibile fare commodity trading 24 ore su 24.

commodity trading
Commodity trading

Come fare trading con le commodities

Esistono vari metodi per fare commodity trading:

  • Future su materie prime. È lo strumento più utilizzato e consiste nel vendere o acquistare contratti su una Borsa, entro un tempo stabilito. Si tratta, in sostanza, di stipulare un accordo con un altro investitore basato sul prezzo futuro di una commodity.
  • Acquisto fisico di commodities. Scambiare contratti futures non vuol dire acquistare o vendere fisicamente commodities. I futures sono, in realtà, scommesse sulle variazioni di prezzo delle commodities. Nel caso dei metalli, però, i trader possono possedere (e quindi acquistare) lingotti d’oro o monete.
  • Commodity stocks. Un altro metodo seguito dai trader è quello di acquistare azioni di società coinvolte in commodities. Il valore di queste azioni, di norma, segue l’andameno del prezzo delle materie prime.
  • ETF su commodities, Mutual Funds ed ETN.ETF, ETN e Mutual Funds sono sistemi che riuniscono il denaro dei piccoli trader in un unico ampio portafoglio che cerca di tracciare il prezzo di una commodity o di un gruppo di commodities. I piccoli trader, in questo modo, accedono a una vasta gamma di commodities con un piccolo investimento. Di contro, devono corrispondere una commissione di gestione.
  • Commodity Pool e Managed Futures. Si tratta di fondi privati ​​che possono investire in commodities. Funzionano come i fondi comuni di investimento ma alcuni non sono quotati in Borsa. Utilizzano strategie di trading più complesse rispetto agli ETF e ai fondi comuni di investimento, perciò il loro potenziale di rendimento è più elevato (ma lo sono anche i costi di gestione).

Materie prime e quotazioni

Esistono quattro categorie di merci:

  • Energia. Il mercato dell’energia comprende petrolio, gas, carbone, etanolo e uranio. Ma anche forme di energia rinnovabile, come l’energia eolica o quella solare.
  • Metalli. Rientrano in questa categoria i metalli preziosi (oro, argento, palladio e platino) e quelli industriali (ferro, stagno, rame, alluminio e zinco).
  • Prodotti agricoli. L’agricoltura comprende commodities commestibili (cacao, grano, zucchero e grano) e non commestibili (cotone, olio di palma, gomma).
  • Bestiame. Questa categoria include gli animali vivi, dai bovini ai maiali.

Le quotazioni delle commodities seguono l’andamento della domanda e dell’offerta. La guerra in Ucraina, per esempio, ha causato un aumento improvviso del valore del grano, come l’incremento della produzione di petrolio in Medio Oriente potrebbe far crollare il prezzo del petrolio. I trader di commodities cercano, dunque, di guadagnare sulle tendenze della domanda e dell’offerta e di ridurre il rischio con la diversificazione, ovvero facendo trading su diverse categorie di commodities.

Strumenti e strategie per investire in commodities

Nel commodity trading, l’uso della leva è molto più comune rispetto al trading di azioni. Il trader, infatti, partecipa con una percentuale all’investimento. Questo vuol dire che variazioni di prezzo anche minime possono portare alti rendimenti ma anche alte perdite. Al contrario di quanto accade per il trading di azioni, inoltre, le commodities, in genere, costituiscono un investimento di breve termine, soprattutto se si stipula un contratto future con una scadenza prestabilita.

Nel complesso, il commodity trading è più rischioso e speculativo rispetto al trading di azioni ma può anche portare a guadagni più rapidi e maggiori. L’investimento in commodities è un’ottima strategia per i trader esperti, che oltre a saper leggere e comprendere l’andamento dei mercati hanno una tolleranza del rischio più elevata e possono sopportare perdite nel breve periodo per puntare a guadagni nel lungo periodo. In genere, il commodity trading costituisce non più del 20% del portafoglio di un trader esperto.

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