Hai sentito parlare della cessione del quinto ma non sai bene come funziona e se può fare al caso tuo? Questo tipo particolare di prestito si chiama così perché è rivolto a tutti i dipendenti a tempo indeterminato oppure ai pensionati e si rimborsa in modo automatico attraverso il pagamento di una rata periodica che non può superare, appunto, il quinto dello stipendio totale. Ma ecco nel dettaglio che cos’è, chi può ottenerlo e come funziona.
Che cos’è e come funziona la cessione del quinto dello stipendio
La cessione del quinto è un tipo di prestito personale non finalizzato che può essere richiesto in Italia da tutti i dipendenti pubblici o privati e dai pensionati. Il nome deriva dal fatto che la rata mensile, che viene automaticamente trattenuta in busta paga senza alcuna preoccupazione da parte di chi ha sottoscritto il prestito, non può avere un importo superiore al quinto dello stipendio da lui percepito. La cessione del quinto inizialmente era riservata esclusivamente ai dipendenti pubblici poi, con il passare del tempo, la possibilità è stata ampliata anche ai dipendenti privati e ai pensionati, insomma tutte quelle categorie che possono contare su un’entrata fissa mensile sicura e costante nel tempo. Nella cessione del quinto il rimborso della rata non è fatto direttamente dal beneficiario del prestito ma dal suo datore di lavoro che, mese dopo mese, trattiene l’importo in busta paga e lo versa nelle casse del soggetto che ha erogato il prestito.
Chi può ottenerla
Come già sottolineato, possono ottenere la cessione del quinto dello stipendio tutti i dipendenti a tempo indeterminato, sia pubblici che privati, ma pure i pensionati. Se questa è la regola generale, va poi detto che l’erogazione vera e propria del denaro è a discrezione del singolo istituto di credito o della finanziaria quindi la situazione può cambiare da caso a caso: alcuni di essi privilegiano i dipendenti statali perché sono quelli a rischiare di meno il posto di lavoro, altri aprono la possibilità pure ai dipendenti a tempo determinato purché la scadenza del contratto cada successivamente al rimborso dell’ultima rata, altri infine escludono dal prestito i pensionati con un’età troppo avanzata. In generale la cessione del quinto potrebbe essere concessa anche a coloro che hanno una segnalazione al Crif e sono indicati come cattivi pagatori perché a garanzia del prestito c’è non solo lo stipendio ma anche il fatto che la restituzione mensile della rata viene effettuata dal datore di lavoro.

A quanto ammonta il prestito complessivo
Una particolarità della cessione del quinto dello stipendio è legata al fatto che, se decidi di sottoscriverne uno, viene prima calcolata la possibile rata e solo successivamente, moltiplicando l’importo della stessa per il numero massimo di rate applicabili (fino a 120 ossia 10 anni), si definisce l’importo massimo. La decisione di limitare la rata ad un quinto dello stipendio netto è stata presa per renderla sostenibile per chi sottoscrive il prestito, in modo da non impattare troppo sul suo stile di vita. Ovviamente, però, ciò limita in modo particolare l’importo totale del prestito che di solito non raggiunge mai cifre stratosferiche e comunque sempre più basse rispetto a tutte le altre tipologie di prestiti personali che attualmente si possono sottoscrivere.
I requisiti per richiedere la cessione del quinto
Esistono dei requisiti specifici che bisogna soddisfare per poter accedere alla cessione del quinto e vanno al di là della tipologia del contratto di lavoro. Ad esempio, è necessario che i lavoratori a tempo indeterminato, sia pubblici che privati, abbiano una certa anzianità di servizio prima di poter richiedere il prestito e che comunque abbiano superato il periodo di prova previsto in ogni contratto e la cui durata è legata ad esempio al livello. Molti istituti di credito, ad esempio, non concedono la cessione del quinto se non si è già accantonato un TFR di una certa consistenza. Per quanto riguarda i dipendenti privati, occorre che l’azienda datrice di lavoro abbia un certo numero di dipendenti e non versi in condizioni di fallimento o amministrazione controllata. Infine non tutti i pensionati possono accedere a questa opportunità (sono escluse, ad esempio, le pensioni sociali e quelle ottenute per inabilità) e l’età di scadenza dell’ultima rata non deve cadere dopo il compimento del 90esimo anno di età.
I vantaggi della formula
Quali sono i vantaggi della cessione del quinto? Innanzitutto per l’istituto di credito c’è la garanzia della restituzione del prestito, quindi in presenza dei requisiti richiesti l’erogazione dell’importo richiesto è abbastanza automatica. Inoltre per il cliente che ha ottenuto il finanziamento c’è il vantaggio di non doversi preoccupare del rimborso mensile della rata perché avviene tutto in modo automatico. Anche coloro che non hanno una storia creditizia alle spalle molto fortunata possono inoltre accedere ad un finanziamento che, in altri casi, sarebbe di sicuro negato. Infine il fatto che si tratti di prestiti a tasso fisso permette di mettere il proprio denaro al riparo dalle fluttuazioni del mercato.