La cessione del quinto di Poste Italiane è un finanziamento che rientra nella categoria prestiti non finalizzati, dove l’erogazione del capitale non è subordinata all’acquisto di un bene o un servizio. Questo significa che il titolare non deve giustificare in alcun modo la finalità per cui ha richiesto la liquidità. Si tratta di una soluzione destinata ai dipendenti pubblici e ai pensionati. Vediamo insieme in cosa consiste nel dettaglio, chi può accedervi, le modalità e le tempistiche di erogazione e tutto quello che occorre sapere in merito.
Cessione del quinto di Poste Italiane: chi può richiedere il prestito
Innanzitutto è opportuno comprendere quali sono le categorie di persone che possono accedere a questa forma di finanziamento. La cessione del quinto di Poste Italiane è un prestito riservato a dipendenti pubblici e pensionati. Sono esclusi dunque i dipendenti privati, quanto meno in maniera ufficiale. In realtà recandosi presso uno sportello dell’azienda, è comunque possibile presentare la richiesta.
La domanda però, in questi casi, verrà analizzata caso per caso, sia in presenza di un contratto di lavoro a tempo indeterminato che determinato. Nella seconda ipotesi ovviamente il rapporto di lavoro non deve terminare prima della fine del piano di ammortamento del prestito. Inutile sottolineare che tutte le altre condizioni necessarie ai fini dell’ottenimento del prestito devono essere presenti.
Modalità e tempistiche di erogazione
Nel momento in cui la richiesta di cessione del quinto di Poste Italiane sarà accettata, l’erogazione del credito può avvenire con modalità differenti. Per i correntisti Banco Posta tale erogazione avviene direttamente sul conto. In caso contrario, è chiaramente necessario comunicare il proprio codice IBAN. Nel secondo caso saranno necessari ulteriori 2-3 giorni lavorativi per la contabilizzazione del bonifico.
In alternativa, potrai richiedere l’erogazione del finanziamento anche mediante un assegno postale vidimato, oppure attraverso accredito sul libretto di risparmio. Mediamente occorrono dalle due alle tre settimane dal momento in cui la richiesta di cessione viene presentata, a quello in cui la somma viene liquidata. Si tratta di un tempo superiore a quello di un normale finanziamento.
La prima fase prevede la raccolta e la successiva compilazione della documentazione necessaria fatta insieme a un consulente di Poste Italiane. Subito dopo arriva l’eventuale delibera della pratica e infine la firma del contratto con la notifica al datore di lavoro, che ricordiamo dovrà applicare una trattenuta mensile pari all’importo della rata nella misura massima del quinto della retribuzione.

Come funziona la rata
Le condizioni economiche di questa forma di finanziamento possono chiaramente variare con il tempo. In linea di massima il TAN applicato è del 6,20%, mentre il TAEG è del 6,38%. Vogliamo ricordare che l’indicatore a cui fare riferimento per comprendere il costo del prestito è il TAEG, perché include oltre alla quota di interessi prevista dal TAN anche tutte le spese accessorie legate al finanziamento.
In alcuni periodi promozionali però, Poste Italiane mette in campo alcune offerte più vantaggiose della precedente, con TAN e TAEG che viaggiano intorno al 5%. Ad ogni modo, come spiegato in precedenza l’importo massima della rata non può essere superiore al 20% della retribuzione (il quinto), e il capitale massimo richiedibile è di 75.000 euro. La soglia minima di una rata invece, non può essere inferiore a 50 euro.
Cessione del quinto di Poste Italiane: quando conviene?
La cessione del quinto di Poste Italiane offre alcuni vantaggi che non possono non essere presi in considerazione. Il primo di questi è che gli interessi applicati sul prodotto sono inferiori a quelli applicati per altre forme di finanziamento, caratteristica che comporta un prezzo finale del prodotto inferiore alla media. Oltretutto non è nemmeno necessario essere correntisti delle Poste per ottenere l’erogazione.
Non dobbiamo neanche dimenticare che come avviene con altre forme di cessione del quinto, anche con questa è impossibile dimenticarsi del pagamento di una rata, dal momento che questa verrà versata direttamente dal datore di lavoro a Poste Italiane attraverso un trattenuta in busta paga. Un altro vantaggio da non sottovalutare è l’assenza di un garante. In alcune situazioni infatti, ad esempio quando il richiedente è stato segnalato in passato come cattivo pagatore alla Centrale Rischi, le società finanziarie sono solite richiedere la firma di un coobbligato (solitamente un parente) che possa assumersi la responsabilità del possibile mancato pagamento delle rate. Con la cessione del quinto di Poste Italiane invece, tale figura non è richiesta.