Oggigiorno, sul mercato del lavoro le figure più ricercate sono quelle altamente specializzate. Tra queste, uno dei profili più ricercati è quello del broker finanziario. In questa breve guida approfondiremo le caratteristiche di questa professione, spiegheremo quali sono le differenze tra broker e mediatore, e cercheremo di capire come si può intraprendere questa carriera e con quali prospettive di guadagno.
Cos’è un broker finanziario?
Nel senso classico del termine, un broker finanziario è un professionista ad elevata specializzazione che si occupa di gestire asset per conto di un cliente: in sostanza, compra e vende azioni per conto di un mandante. Occorre però precisare che, negli ultimi anni, questo termine ha avuto uno sdoppiamento di significato; oggi viene usato sia nell’accezione spiegata in precedenza, sia per identificare le piattaforme di trading online. In questa guida parleremo principalmente della figura professionale del broker; non saranno invece approfondite le caratteristiche delle piattaforme di trading online.

Quali servizi offre un broker finanziario
La persona del broker finanziario, nell’immaginario collettivo, è un serioso uomo d’affari in giacca e cravatta, che trascorre le giornate in borsa a vendere e comprare titoli per conto di terzi. In effetti, il principale servizio offerto da un broker è l’acquisto e la vendita di asset finanziari; tuttavia, oggi gran parte del lavoro avviene in ufficio o da casa.
Il broker finanziario deve occuparsi di approfondire due aspetti. Da un lato deve conoscere i suoi clienti nel dettaglio, comprenderne la propensione al rischio e le attese in termini di ritorno. Dall’altro lato, deve tenersi aggiornato sugli strumenti più interessanti e affidabili che il mercato offre per ogni categoria di rischio. Una volta note queste variabili, il compito del broker sarà quello di incrociare i dati, scegliendo le soluzioni migliori per soddisfare le esigenze del cliente.
Per poter svolgere adeguatamente il suo compito, il broker finanziario deve conoscere a fondo i mercati finanziari e tenersi costantemente aggiornato. Inoltre, deve essere dotato di empatia e di ottime capacità di comunicazione, per capire i clienti e guadagnarsi la loro fiducia. Infine, deve avere uno sviluppato senso degli affari, che gli permetta di fare i giusti “colpi” di mercato.
Broker e mediatore finanziario: sono la stessa cosa?
Il broker finanziario è un intermediario. La sua figura è profondamente diversa da quella del mediatore, perché cura interessi completamente differenti. Il broker, infatti, agisce nel solo interesse del cliente-mandante, per massimizzarne il profitto.
Un mediatore, invece, cerca di mettere in contatto la domanda (ossia il potenziale cliente) con l’offerta: opera quindi cercando di conciliare gli interessi di entrambe le parti in gioco. Un classico esempio di mediatore è l’agente immobiliare, che tenta di chiudere le vendite con soddisfazione sia del venditore che dell’acquirente. Agiscono da mediatori anche gli impiegati bancari che offrono consulenze per mutui e prestiti: ascoltate le esigenze dei clienti, propongono loro le varie opzioni di mutuo o finanziamento offerti dall’istituto, tentando di orientarli verso il prodotto più sostenibile.
Come diventare broker finanziario
In Italia non esiste un percorso di studi finalizzato in modo specifico a formare broker finanziari. Di fatto, molte offerte di lavoro in questo campo non richiedono nemmeno la laurea, Tuttavia, una formazione a livello universitario in campo matematico, economico o giuridico è caldamente consigliata, per intraprendere questo percorso lavorativo. Al termine del percorso accademico, sarebbe auspicabile conseguire un master inerente tematiche di area finanziaria. Fondamentale, poi, è tenersi costantemente aggiornati su ogni novità dei mercati, attraverso un processo di formazione continua.
Inoltre, per poter lavorare come broker in Italia (come nel resto dell’UE) occorre sostenere un severo esame di Stato. Solo dopo averlo superato è possibile ottenere la licenza per operare.
Come abbiamo già accennato, oltre alla formazione e al conseguimento della licenza, il mestiere del broker finanziario richiede numerose soft skills: dall’intelligenza emotiva per riuscire a trattare in maniera efficace coi clienti, alle competenze informatiche per operare sulle moderne piattaforme digitali di trading. Infine, il broker deve essere una persona corretta, trasparente e di elevata e indiscutibile caratura morale.
Quanto guadagna e prospettive di carriera
Il cinema ci propone da decenni l’immagine del broker giovane, ricchissimo e con uno stile di vita piuttosto rilassato. Ma la realtà è questa? Purtroppo no: sebbene non sia facile stimare esattamente il reddito annuo di un broker finanziario, quel che è certo è che sono pochissimi quelli che riescono a diventare ricchi con questa professione. E ancora di meno sono quelli che riescono a svolgere questo lavoro evitando lo stress. Certo, i broker più navigati possono arrivare a stipendi a 5 cifre, ma rappresentano un’eccezione.
Il guadagno di un intermediario finanziario dipende da moltissimi fattori: numero di clienti, portafoglio di prodotti finanziari disponibili, tipo di lavoro (alle dipendenze di un’agenzia di brokeraggio o come libero professionista), condizioni contrattate con i clienti. Non è quindi possibile fare una stima attendibile di quanto guadagni un broker finanziario. Senz’altro si può affermare che molti profili junior, alle dipendenze delle agenzie di brokeraggio, abbiano uno stipendio abbastanza mediocre, formato da un magro fisso mensile a cui si aggiungono le provvigioni per i contratti conclusi.