Per molti anni, le Borse americane hanno esercitato un vero e proprio fascino sugli investitori. Le piazze finanziarie principali negli Stati Uniti sono due, entrambi di dimensioni considerevoli: il Nyse e il Nasdaq, entrambe con sede a New York.
Cos’è il Nyse
Il New York Stoch Exchange, istituito alla fine dell’800, è la Borsa valori più grande del mondo per volume di scambi (1,46 miliardi di azioni contrattate, ogni giorno) ed è seconda solo al Nasdaq per numero di aziende quotate (2800 in tutto). Le società quotate al Nyse hanno grande credibilità perché devono soddisfare i requisiti di quotazione iniziale e mantenere un prezzo per azione superiore a 4 dollari.
Le negoziazioni avvengono sottoforma di asta fisica continua guidata da uno specialist che, oltre a vigilare su acquirenti e venditori, interviene per compensare un eventuale squilibrio tra domanda e offerta. Oltre a loro, i broker su commissione eseguono operazioni per conto di intermediari. Gli intermediari contrattuali non possono interagire direttamente con il pubblico e fanno da ausilio agli altri operatori. I trader autorizzati effettuano operazioni per proprio conto e, in qualità di clienti della Borsa, risparmiano sulle commissioni.
Cos’è il Nasdaq
Il National Association of Securities Dealers Automated riunisce i titoli tecnologici e conta oltre 3000 aziende quotate. La sua istituzione è molto più recente e risale al 1971. Non si trova su un piano fisico di trading ma su una rete di telecomunicazioni. È il market maker, ovvero un’azienda interna, che compra e vende titoli ai prezzi esposti per proprio conto (principal trading) o per conto di clienti (agency trading). Ogni titolo può contare su più market maker, con una media di 14 operatori per azione.

Gli indici della Borsa Americana
Il Nyse è composto da 4 indici principali:
- Nyse Composite Index: riguarda azioni ordinarie, ricevute di deposito, fondi comuni di investimento immobiliare e prezzi esteri.
- Nyse Us 100 Fund: si riferisce a 100 titoli delle maggiori società che operano nel settore settore dell’industria tecnologica.
- Dow Jones Industrials 30 Stock: comprende le 30 aziende principali degli Stati Uniti. Tra queste: Apple, Coca Cola, IBM, Intel, Microsoft, McDonald’s, Nike, Visa, ecc.
- S&P 500 (Standard & Poors): interessa 500 grandi società quotate sia al NYSE sia NASDAQ.
Gli indici del Nasdaq, invece, sono due:
- Nasdaq Composite: include quasi tutti i tioli quotati.
- Nasdaq 100: comprende 100 aziende non finanziarie statunitensi e non (sono escluse holding, società di investimento e banche).
I parametri più importanti da guardare, nei grafici che riguardano gli indici sono il valore massimo e quello minimo, il valore attuale, quello di apertura e la variazione registrata nelle ultime 24 ore.
Borsa Americana in tempo reale: come leggere le news
Per interpretare la quotazione di un’azione, è necessario prestare attenzione a diversi dati:
- il prezzo ufficiale, ovvero la media dei prezzi quotidiani
- la capitalizzazione, ovvero il prodotto tra numero di azioni e prezzo di ognuna
- percentuale sul totale, ovvero il peso di ogni titolo sulla capitalizzazione di borsa
Ogni titolo ha un simbolo azionario, ovvero una sigla di abbreviazione. Il live ticker, invece, è un nastro che scorre in baso e fornisce news in tempo reale sulle azioni quotate.
Durante le contrattazioni, quando acquirenti e venditori si accordano su un prezzo, un ordine viene eseguito. I dati chiave comunicati alle borse per raggiungere un prezzo concordato sono ciò che crea una quotazione azionaria. Quando un acquirente o un venditore effettua un ordine per un’azione, inserisce anche una serie di informazioni chave: il titolo di interesse, il simbolo ticker, il prezzo che è disposto a pagare (o ad accettare, in caso di vendita) e la quantità di azioni.
Il numero di azioni disponibili per la negoziazione è visibile. I prezzi delle azioni sono determinati dalle variazioni della domanda e dell’offerta. Se il numero dei trader che chiede di acquistare un titolo è maggiore di quello che chiede di vendere, il prezzo aumenta e viceversa. Il campo “last trade” riporta il prezzo a cui è stata eseguita l’ultima operazione. Questa cifra viene confrontata con la chiusura della sessione precedente. Dopo la chiusura di una sessione di trading, l’ultimo prezzo negoziato viene utilizzato per creare vari tipi di grafici.
Il prezzo di apertura è il primo prezzo in ordine cronologico registrato durante la giornata di negoziazione e viene messo a confronto con il prezzo che un’azione raggiunge nel corso della giornata e con quello di chiusura. Il confronto con le sessioni precedenti consente di quantificare il movimento del titolo. Il massimo e il minimo della giornata sono altri due valori da confrontare e permettono ai trader di misurare la volatilità di un titolo. Il bid-ask spread (ovvero “scarto”) è la differenza tra la migliore proposta in acquisto e la migliore proposta in denaro. In genere lo spread diminuisce con l’aumentare di liquidità del titolo.
La stock chart è uno dei grafici più popolari, utilizzata per comprendere l’andamento di un titolo. Si compone del prezzo di apertura, massimo, minimo e chiusura. Se il prezzo di chiusura è inferiore rispetto a quello di apertura, la linea è in genere rossa. Nel caso contrario, è verde.
Altre informazioni da conoscere
Studiare i numeri di un titolo quotato può essere estremamente vantaggioso soprattutto quando aziende simili vengono messe a confronto. In particolare è bene tenere d’occhio i seguenti dati:
- Dividendo, ovvero l’importo pagato per azione. La data di stacco è la data entro la quale l’azionista può riscuotere il pagamento del dividendo.
- Data di pagamento , ossia il giorno in cui il dividendo sarà pagato agli azionisti (il dividend yield rappresenta, invece, la percentuale per azione su base annua.
- Utile per azione è la somma degli utili pagati in un anno, che aiuta a comprendere quali azioni abbiano il maggiore valore.
Beta indica la sensibilità di un titolo al mercato. I titoli che si muovono con il mecato hanno beta 1, un beta di 1,1 indica che il titolo si muove del 10% in più rispetto all’andamento generale.