Obiettivo di questo post, focalizzato sulla 500 lire argento, è quello di far conoscere a te che hai il pallino della numismatica, qual è il valore e qual è la quotazione attuale di questa moneta italiana che è stata coniata dal 1958 al 1967. Questo è stato il primo conioa cui è susseguito quello avvenuto a cavallo del 1982 e del 2001, a ridosso del debutto dell’euro: in questa occasione sono state coniate le 500 lire bimetalliche per via dell’aggiunta del bronzo. Oltre a questi due coni, sono state emesse 500 lire argento sono state emesse appositamente per i collezionisti.
Ad incidere sul valore delle 500 lire argento vi sono diversi parametri. Fra questi è doveroso citare, in ordine di importanza, la rarità, l’anno in cui è avvenuto il conio, la tiratura ed infine il loro stato di conservazione. In linea di massima, ci limitiamo a dire che, fatte poche e dovute eccezioni, le 500 lire non sono monete particolarmente rare.
L’UNICA ECCEZIONE: LE 500 LIRE PROVA
Vi è però la versione di prova che è davvero singolare. Le 500 lire prova, infatti, possono essere valutate anche qualche migliaio di euro per il semplice motivo che sono monete rarissime. Dette anche 500 lire Caravelle, presentano le suddette dimensioni:
- peso 11 grammi
- diametro 29,5 millimetri
In termini di struttura, sono 835/1000 argento.
LA STORIA DELL 500 LIRE CARAVELLE
La 500 lire Caravelle, prima moneta della Repubblica Italiana, venne coniata dalla Zecca di Roma per volere di Giuseppe Medici, allora Ministro del Tesoro. Ad occuparsi di quale modello scegliere fu Pietro Giampaoli, in qualità di capo incisore della Zecca: il risultato finale portò per il diritto della moneta alla scelta di un busto di donna con l’abbigliamento tipico del Rinascimento, diciannove stemmi di regioni e città dell’Italia e “Giampaoli”, scritta raffigurante il cognome dell’incisore. Fu di sicuro questa, la sua moneta più apprezzata anche per via di un significato metaforico degno di nota: il “Rinascimento”, infatti, voleva alludere.
Per il rovescio, il medaglista aveva pensato ad una rosa. La sua idea fu però respinta. Vennero interpellati altri incisori, ma alla fine l’idea che la spuntò fu quella di Guido Veroi, scultore romano, che aveva pensato alle tre caravelle sulle onde del mare con la dicitura “Repubblica Italiana” e, in basso al centro, la lettera “R” e in basso a sinistra la dicitura “prova”. La scelta si rivelò valida, visto il collegamento esplicito al Rinascimento. Nel 1957, uscirono ben 1.070 esemplari delle 500 lire argento prova.
QUERELLE SULLE BANDIERE CONTROVENTO DELLE TRE CARAVELLE SUL ROVESCIO DELLA 500 LIRE ARGENTO
Nel dicembre del 1957, venne fuori una querelle lanciata da Giusco di Calabria, capitano di marina: l’errore sulle 500 lire argento era di quello che proprio nessuno aveva constatato e vale a dire che le bandiere della Niña, della Pinta e della Santa Maria erano state disposte a sinistra e, di conseguenza, controvento. Furono interpellati esperti di navigazione per risolvere la querelle. Le opinioni furono differenti. Per molti, non si trattava di errore, visto che un navigatore abile, come Cristoforo Colombo, poteva navigare tranquillamente con vento di bolina.
Tuttavia, dato che la coniazione vera e propria non aveva ancora preso piede, si optò per la modifica. Le 500 lire argento presentava bandiere disposte nel senso classico e non di bolina. Per quanto riguardò i 1.070 esemplari di 500 lire argento prova con bandiere capovolte, si andò incontro alla tesaurizzazione. I collezionisti che le avevano tra le mani le rivendevano di volta in volta a prezzi maggiorati.
A quanto si aggira la quotazione della 500 lire argento con bandiere capovolte? Trattandosi di una moneta rarissima, la sua quotazione si attesta tra i 3.000 e i 12.000 euro. Vale una fortuna. Ad incidere sul prezzo è per ovvi motivi lo stato di conservazione.
Oltre alle 500 lire argento con bandiere controvento, vi sono altri modelli meritevoli di attenzione. Nello specifico, il riferimento è alle 500 lire Dante e alle 500 lire Unità d’Italia, dove appaiono una donna che ha tra le ani un elmo, mentre è seduta su un capitello ed una quadriga sul rovescio. Sono molto meno rare, visto che sono state coniate in 27 milioni di unità. Ergo, per ovvi motivi, il loro prezzo è più basso: ogni moneta vale fra i 5 e i 20 euro.